Per il City Airport un target 13 milioni di passeggeri/anno al 2030? Il Piano Nazionale degli Aeroporti – PNA del 2012 aveva stimato per i due scali di NAPOLI, ovvero della storica pista di 2628 metri affossata tra palazzi e attività di ogni genere come Capodichino, in aggiunta alla pista di 3000 metri di Grazzanise, il PNA al 2030 aveva delineato volumi di traffico passeggeri variabili da un minimo 10,0 milioni, medio 12,0, fino a massimo di 13,0 milioni. Dato che il dato di traffico dei voli commerciali del solo Capodichino al 2016 è risultato di 6.753.639 milioni di passeggeri equivalente a 55.154 movimenti (decolli+atterraggi) e che nei primi otto mesi del 2017 il numero dei passeggeri ha raggiunto 5.601.087 (+22.9%), con 44.302 (+16.9%) movimenti, quali aspettative di traffico possono essere ipotizzate al 2030 sulla storica pista di un sedime di circa 280 ettari?
Lo scenario al 2030 – previsto da PNA del 2012 – con un traffico di 13 milioni di passeggeri anno, magari con oltre 100mila voli/anno sarà perciò sostenuto dalla sola pista napoletana?
L’interrogativo deve essere risolto e in tempi brevi. Se, infatti, il Piano Nazionale degli Aeroporti del febbraio 2012, uno studio realizzato da Oneworks, Nomisma e Kpmg, aveva individuato per la Campania lo scalo di Grazzanise come futuro hub, assegnando a Napoli - Capodichino “in relazione alle criticità legate alla compatibilità aeronautica con il contesto urbano e alla possibile saturazione della capacità disponibile nell’attuale sedime” un profilo di City Airport “con una configurazione infrastrutturale confacente al contesto territoriale dal punto di vista ambientale e della tutela delle collettività limitrofe residenti”.
Nel gennaio 2014, tuttavia, con una informativa al Consiglio dei Ministri il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi aveva aggiornato lo scenario campano degli aeroporti. Capodichino assumeva un ruolo strategico, Salerno di interesse nazionale e Grazzanise veniva “tagliato”.
La realtà odierna è quindi questa. I volumi di passeggeri e voli sono in costante crescita e ferme restando le stime di traffico al 2030 in Campania e nell’area di traffico dello scalo di Capodichino, a fronte delle “criticità e della possibile saturazione” dell’infrastruttura napoletana quale è il livello limite di voli compatibile per i decolli sulle piste 24 e 06? Non è forse indispensabile fissare un tetto massimo, limite di voli orari/giornalieri/anno?
I vincoli acustici e atmosferici, quelli correlati al Piano di Rischio e rischio terzi e non ultimo, il cosiddetto “carico antropico” sopportato dalle attività sociali, industriali e commerciali nell’intorno alla pista è stato analizzato, verificato e certificato da ENAC?
data inserimento: Venerdì 29 Settembre 2017