Sono passati due anni con meno voli e rumore, ancora in attesa della mitigazione. Secondo qualche esponente della SEA il mancato pronunciamento del TAR non agevola gli interventi di mitigazione già programmati. La convinzione che lo scenario di riferimento dei decolli dalle piste 35 destra e sinistra non sia stato ufficialmente promulgato, dopo il completamento della fase di sperimentazione, avrebbe congelato la situazione.
In discussione, tuttavia, sarebbe in maniera esclusiva la rotta/radiale 040 per i decolli dalla pista 35 destra.
Una situazione alquanto contraddittoria e che rimanda alla comparazione tra gli scenari di decollo storici, da entrambe le piste, alla realtà acustica registrata (ma anche percepita) dalle popolazione investite dai sorvoli. Le popolazioni post a nord, all'est e all'ovest dei decolli stanno registrando indici acustici ben inferiori a quelli trascorsi. Effetto delle nuove rotte o un risultato esclusivo dell'dehubbing Alitalia?
Un risultato diretto delle netta diminuzione dei voli, della rottamazione e/o rinuncia della flotta MD 80 Alitalia, del drastico taglio dei voli Boeing 747 ed equivalenti. E' questo il punto.
Possibile che il contenimento dell'impatto acustico sia avvenuto su tutte le rotte con l'esclusione della rotta 040? Certo su questa radiale il numero dei voli è incrementato nettamente. Ma con aeromobili bigetto o biturbo con elevati ratei di salita e quindi con indici di emissioni sonore contenuti.
Sgomenta comunque anche rilevare una eterna focalizzazione dei cittadini e degli amministratori locali: focalizzare e adirarsi per aeromobili in sorvolo, anche a quote diversificate, spesso con indici di rumorosità poco significativi, e trascurare invece, in special modo per i Comuni di sedime, l'incidenza delle emissioni sonore generate dagli aerei a terra. Un riscontro che, in sede di commissione aeroportuale, potrebbe riverificare la mappe acustiche a tutela delle popolazioni.
Ma sono stramberie che possono manifestarsi quando manca il supporto tecnico aeronautico in sede di validazione delle mappe e impronte acustiche aeroportuali.
Il ricorso al TAR di Casorate Sempione è tuttavia solo uno dei problemi aperti. Probabilmente, al momento, è il meno "sentito" dalla popolazione interessata e dagli amministratori locali. Oltre che dalla SEA.
SEA Handling, la perdita dei posti lavoro, la cassa integrazione, la prospettiva aviation e quella nonaviation (alberghi, negozi, commerci, attività di supporto al volo) ha coinvolto l'intera popolazione.
Il congelamento della Valutazione di Impatto Ambientale, il masterplan con lo scenario di terza pista sempre incombente rappresentano urgenze senza una immediata e tranquillizzante risposta.
Il nuovo management SEA potrà identificare la policy indispensabile a valutare le numerose questioni aperte e, ancora, irrisolte? E forse mai affrontate con adeguato convincimento ed efficacia?
data inserimento: Giovedì 01 Agosto 2013