E' forse il peso devastante del co-marketing? Dopo Parma e Forli tocca quindi a Rimini. La società di gestione dell’aeroporto di Rimini - lo scorso 26 novembre - almeno per il tribunale di Rimini è fallita.
Era una situazione tormentata, da tempo, e la società esercente dello scalo della Riviera Romagnola, con un debito superiore a 50milioni di euro non ha più futuro.
Per quale ragione si è arrivati in questa situazione senza ritorno? Possibile che la causa primaria sia riconducibile alle operazioni di co-marketing a sostegno dei vettori low cost?
Ma sarebbe in corso - dopo un esposto del Movimento 5Stelle e Sel e intervento della Corte dei Conti - anche un procedimento alla Procura della Repubblica riguardante ipotetici falsi in bilancio e violazione della legge fallimentare. Fondi destinati ad Aeradria e, probabilmente, per supporti al potenziamento dei voli sono sottoposti a stringenti verifiche.
Anche l'ENAC è intervenuta. Deve, infatti, assicurare l'attività di aviazione civile/commerciale dell’aeroporto. Deve garantire una qualche continuità operativa.
Il Tribunale civile, nonostante Aeradria sia una società partecipata e controllata da enti pubblici, è sottoposta al diritto privato. Le tentate operazioni di ricapitalizzazione sono state ritenute inefficaci per continuare la sua attività.
All’aeroporto “Federico Fellini” la Società Aeradria S.p.A. ha quindi interrotto la sua attività. L'esistenza dei certificati che autorizzavano lo scalo romagnolo, quali il certificato di aeroporto triennale dal 30/10/2012 al 30/10/2015), il certificato di idoneità per i servizi di handling, dal 30/01/2012 al 30/01/2015, sistema di gestione della sicurezza aeroportuale; il Piano di Sviluppo aeroportuale, con nulla osta Enac dell’11/05/2010; certificazione di qualità ISO 9001, la presentazione ad Enac del Piano quadriennale degli investimenti 2012- 2015, sono, a questo punto attestati senza un corrispettivo operativo.
Cosa accadrà adesso?
Dopo questa ennesima catastrofe gestionale potranno gli effetti collaterali del co-marketing, qualora siano resi del tutto trasparenti, rappresentare una testimonianza contraddittoria se non del tutto negativa per altri aeroporti?
Per evitare che si possa giungere al collasso, affinché si possa scongiurare il fallimento di altri gestori aeroportuali e/o la crisi delle amministrazioni pubbliche che partecipano a tali società?
data inserimento: Giovedì 28 Novembre 2013