Una interrogazione alla UE ed una al Parlamento Italiano ripropongono interventi immediati, fondamentali nel caso di incendio e incidente aereo.
Mentre con un'interrogazione parlamentare alla UE l'eurodeputato Salvatore Tatarella che ha reso noto di aver agito in seguito al recente scandalo amianto relativo ai MD80 abbandonati nell'aeroporto di Fiumicino ecco, sempre a seguito della denuncia giornalistica dell'Espresso e del Corriera della Sera, anche l'on. Farina Coscioni ed altri, hanno presentato il sottostante intervento lo scorso 14 marzo.
Al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Per sapere - premesso che:
risulterebbe che quel che resta di nove aerei MD80 della flotta Alitalia, oggi Linee aeree italiane, società commissariata, risultano essere abbandonati su uno dei piazzali della manutenzione dell'aeroporto romano di Fiumicino; detti aerei dovevano essere in parte smembrati per una eventuale vendita o rottamazione;
durante le fasi di smontaggio, i tecnici hanno rilevato la presenza, a bordo degli aerei, negli arredi, in alcune componenti meccaniche e strutturali, di una quantità di amianto tale da richiedere il fermo delle operazioni in attesa di una bonifica, come previsto dalla legge, per procedere in sicurezza alla rimozione delle componenti d'amianto, fino al loro completo smaltimento in discarica, come rifiuti tossici e pericolosi;
sugli MD80 in questione, risulterebbero presenti numerosi pezzi visibilmente danneggiati, esposti al contatto con l'aria, sia nelle parti meccaniche che negli arredi di bordo;
di conseguenza, le pericolosissime particelle e polveri d'amianto, estremamente sottili e volatili simili a spore, facilmente inalabili e assorbibili dall'organismo umano, con conseguenze micidiali per lo stesso, rischiano di essere disperse nell'area aeroportuale, nei piazzali e nelle piste, luoghi frequentati da migliaia di lavoratori del settore e da milioni di passeggeri -:
quanti siano gli aerei MD80 della ex Alitalia, che oggi si chiama CAI, e che contengono parti in amianto; se gli enti preposti al controllo della navigazione abbiano mai effettuato analisi o bonifiche delle piste o dei piazzali aeroportuali;
quali iniziative si intendano promuovere o adottare, per quanto di competenza, per evitare presenze di amianto superiori agli standard consentiti per la sicurezza e la difesa della salute, e garantire la salubrità dell'aria e di un ambiente in cui operano migliaia di lavoratori e transitano milioni di passeggeri;
in considerazione del fatto che le leggi italiane sull'obbligo di dismissione e smaltimento dell'amianto ne vietano da anni l'utilizzo nella costruzione, ad esempio, dei sistemi frenanti, quali iniziative si siano adottate, o si intendano adottare per garantire che le leggi in questione siano pienamente applicate e rispettate da tutte le compagnie aeree internazionali che volano e transitano nel nostro Paese;
quali urgenti iniziative si intendano promuovere, o adottare, per quanto di competenza, in ordine a quanto sopra esposto, e in particolare in relazione ai numerosi pezzi e componenti di MD80 visibilmente danneggiati, esposti al contatto con l'aria sia nelle parti meccaniche che negli arredi di bordo, e giacenti nell'aeroporto romano di Fiumicino.
data inserimento: Giovedì 22 Marzo 2012