E se, invece, quella pista e quella localizzazione non avesse un futuro?
E' ancora e sempre al centro della discussione. Ormai diventata polemica aperta.
Come potenziare la pista e quindi i voli ed il traffico dallo scalo fiorentino assicurando una sostenibilità e compatibilità ambientale con il territorio e la comunità dei cittadini dell'intorno aeroportuale?
Ma siamo sicuri che uno standard infrastrutturale aeroportuale, fatto di pista, strip area, RESA, Piano di Rischio incidente aereo possa essere posizionata e/o ruotata obliqua e/o parallela nella stessa zona?
La disputa in corso sulla nuova pista di Peretola, le polemiche storiche e riproposte tra Comune di Firenze, Regione Toscana e sindacati avviene sul piano tecnico infrastrutturale?
Le considerazioni eminentemente politiche, di schieramento, di piano Toscano del trasporto aereo, del relativo Piano Nazionale Aeroporti, non possono che essere successive.
Conseguenti all'analisi tecnico ENAC - ICAO del insediamento. Delle stime di traffico aereo previste e compatibili. Siamo ancora in una fase interlocutoria? Ma che sta durando da troppo tempo.
Certo le questioni riguardanti il futuro di Meridiana, la garanzia del livelli occupazionali dei dipendenti aeroportuali ha un ruolo essenziale, ma non primario.
Progettare su Peretola uno scalo che non risulti esclusivamente un city airport, appare del tutto velleitario.
I contendenti lo sanno? Lo scenario che lo sviluppo dello scalo di Peretola possa scaturire e/o affermarsi solo da una verifica tecnica infrastrutturale appare del tutto inevitabile.
data inserimento: Mercoledì 28 Settembre 2011