Da Fiumicino a Malpensa e Linate, ma anche altrove, aumentano le tariffe d'imbarco. E' stato ASSAEREO, l’Associazione di Confindustria dei vettori e degli operatori del trasporto aereo, ad aprire la disputa, con il ricorso al TAR del Lazio contro il contratto di programma ENAC - ADR. Ritiene , infatti, inaccettabile aumento delle tariffe aeroportuali previsto per lo scalo di Fiumicino dal Contratto di Programma ENAC – ADR.
La motivazione è quella che il buon senso fa emergere dinanzi a questo provvedimento: "con la scusa di consentire alla società ADR di disporre delle risorse necessarie all’ammodernamento dello scalo di Fiumicino, il contratto di programma ENAC – ADR, attraverso fantasiosi artifizi regolatori tutti a favore del Gestore aeroportuale, determina un notevole aumento dei costi per le compagnie aeree e per i passeggeri che assicureranno ricavi totali per ADR ben superiori alle effettive esigenze di investimento". Dallo scorso 9 marzo, come riflesso dell'accordo di programma ENAC ADR, "i costi per le compagnie aeree e per i passeggeri aumenteranno nell’immediato di oltre il 50%, mentre l’entrata in esercizio di gran parte delle nuove opere è prevista dal 2016 in poi. Tale circostanza dimostra che gli aumenti tariffari, a norma di legge applicabili solo dopo l’entrata in funzione delle nuove opere, sono finalizzati a rafforzare la rendita di posizione del gestore aeroportuale, monopolista naturale, a scapito degli operatori di mercato, i vettori aerei, e dei passeggeri."
A supporto di Assaereo è intervenuto anche il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio che ha ripreso in toto le argomentazioni rilevando "l'ingiusto aumento dei costi che graverà sulle compagnie aeree e sui passeggeri in un momento già di per sé delicato e difficile per l’industria turistica".
Del tutto contrapposta la replica di Assaeroporti che con il comunicato stampa "Modernizzazione delle infrastrutture aeroportuali prioritaria per un’offerta turistica competitiva" del 11 Marzo 2013: "registra con rammarico che le dichiarazioni rilasciate dal Presidente di Federturismo, Renzo Iorio, evidenziano una scarsa visione di sistema nonché una insufficiente attenzione al tema della qualità del servizio al passeggero, due temi che dovrebbero essere prioritari per una offerta turistica competitiva. Ribadendo che la stipula del Contratto di Programma Enac-Aeroporti di Roma trova fondamento in un sistema di regole tariffarie che sono espressione dei principi fondamentali della Direttiva comunitaria, l’Associazione si augura che, specie alle porte di una nuova esperienza governativa e parlamentare, tutti gli operatori della filiera turistica possano dialogare più costruttivamente per valorizzare un settore, quello turistico, che non può prescindere da una modernizzazione della rete infrastrutturale aeroportuale per un miglior servizio al passeggero, specie in considerazione di un aumento del flusso turistico da Paesi extra-europei".
Assaereo e Federturismo sostengono come sia "inammissibile, tra l’altro, che ciò avvenga nel mancato rispetto della direttiva comunitaria vigente in materia di diritti aeroportuali che, in un quadro di libera concorrenza, affida un ruolo determinante al confronto tra vettori e gestori aeroportuali. Gli aumenti tariffari, inoltre, dovrebbero essere applicati solo dopo l’entrata in funzione delle nuove opere (prevista per il 2016)".
La contrapposizione tuttavia non allevia la sovrattassa che il singolo passeggero deve sostenere quando, ad esempio, si imbarca dagli scali ADR di Fiumicino e Ciampino: da 8 e gli 11 euro in più a seconda della aerolinea e del volo. Il contratto di programma contempla investimenti per 12 miliardi di euro per il periodo della concessione ADR. Il target è la realizzazione dell'ampliamento a Nord del Leonardo Da Vinci, il raddoppio del sedime di scalo. Il 10% degli investimenti (1.2 miliardi) dovrebbe essere utilizzato nel periodo 2013-2016.
data inserimento: Mercoledì 13 Marzo 2013