Meglio uno scalo "safe, secure, efficient, and environmentally friendly"! Alitalia e Eithad e Governo vogliono davvero liberalizzare lo scalo cittadino perché rappresenta una strategia di rete operativa funzionale all'ex compagnia di bandiera ed alle politiche europee ed long range del vettore di Abu Dhabi?
Il progetto può essere analizzato e valutato da almeno due punti di vista. Il primo - quello delle due aerolinee - appare del tutto congruente e legittimo: una pista cittadina che attrae flussi elevati di passeggeri, assicurando agevole fruibilità di imbarco e sbarco diretto per destinazioni hub. L'iniziativa potrebbe scontrarsi con la normativa UE in materia di liberalizzazione e concorrenza e con gli accordi e decreti esistenti.
Il secondo punto di vista invece rimanda alla capacità dell'infrastruttura aeroportuale, circondata da vasti insediamenti urbani e una intensa viabilità periferica al sedime, a sostenere un potenziamento del traffico aereo. La regolamentazione ENAC riguardante l'impatto acustico, il piano di rischio, il rischio terzi, il piano di emergenza aeroportuale e il piano di emergenza esterno per incidente aereo non dovrebbero essere preliminarmente commisurati ai nuovi traguardi delle strategie di Alitalia e Eithad? Che non è una operazione che si può fare a tavolino nel corso di una più ampia operazione che acquisizione azionaria che tratta il taglio di personale Alitalia, l'ingresso nel capitale degli Aeroporti di Roma, del collegamento ferroviario Roma Fiumicino, della riduzione delle tariffe ENAV, nella riclassificazione di Malpensa (ulteriore emarginazione?) e tanto altro ancora?
La zonizzazione acustica dei comuni aeroportuali di Linate è stata - nonostante tutto - deliberata e, con i rinnovati piani dello scalo - dovrebbe essere modificata e aggiornata: esistono spazi e margini di ristrutturazione. Altrettante analisi - rapportati a una tipologia e volumi di aeromobili e corrispondente database - dovrebbero riguardare le curve di isorischio del Piano di Rischio e del cosiddetto Rischio Terzi per incidente aereo.
Sono forse analisi e risultati dati scontati? Si ritiene che comunque la pista di Linate sia in grado di sostenere volumi di traffico? A parere di Aerohabitat, lo scalo di Linate, quello che a più riprese è stato identificato come un City Airport, non dovrebbe essere inquadrato in scenari di incremento di traffico. In realtà avrebbe bisogno di un piano di depotenziamento. Essere invece ridimensionato e reso assolutamente "safe, secure, efficient, and environmentally friendly".
data inserimento: Lunedì 28 Aprile 2014