Obiettivo iniziale: isofoniche e Lden Lnight al 2017: a 80mila/voli anno! Il Piano di Azione – Relazione Tecnica descrittiva della GESAC data 21/05/2018 relativa all'Aeroporto Internazionale di Napoli (Revisione 01) - propone una interessante analisi sull'operato della Commissione Aeroportuale di Capodichino e sul ruolo di Gesac.
In 33 pagine illustra le iniziative, le opere e le procedure adottate e in vigore sullo scalo di Capodichino. Ovvero nello spazio dei circa 233 ettari del sedime aeroportuale e in relazione alle operazioni di volo di decollo e di atterraggio svolte su entrambe le piste 06/24 lunghe complessivamente 2628x45 metri .
La mappatura acustica riferita nel “Piano di Azione” rimanda ai 64.712 movimenti aerei registrati nel 2016 tra voli commerciali (schedulati, G.A., charter, taxi) e di servizio (militari, P.S., emergenza e Stato). L'orario di servizio dei voli – viene annotato – è H 24, nell'arco delle 24 ore, anche se dalle 23.00 alle 06.00 soli voli di emergenza, militari, postale e di Stato). Nella “caratterizzazione dell'area circostante” a pagina 10, viene evidenziato come “l'intorno aeroportuale è costituito sia da zone ad elevata urbanizzazione quali quelle ricadenti nel comune di Napoli sia da aree, ricadenti nel comune di Casoria, contraddistinte dalla presenza di numerosi centri commerciali e svincoli stradali ed autostradali. Il sedime è ubicato in zona antropizzata, con a Nord i quartieri di Secondigliano e di San Pietro a Paterno, a Sud nel quartiere di Poggioreale, a Ovest il quartiere di San Carlo all'Arena e, ad Est dagli insediamenti del Comune di Casoria”.
Per quanto concerne l'impatto acustico lo stesso “sudio” a pag. 16 ricorda come “La Commissione Aeroportuale dello scalo di Capodichino nell'Aprile 2003 è giunta all'approvazione delle curve isofoniche per la redazione della zonizzazione acustica aeroportuale, relative al traffico 2001-2002 e successivamente della zonizzazione acustica aeroportuale”.
La GESAC ha -come disposto da D. Lgs. n. 194 del 2005 – con riferimento al traffico del 2016 ha calcolato i relativi descrittori acustici Lden (livello giorno-sera-notte) e Lnight (livello notturno) qualificando il disturbo collegato all'esposizione del rumore. Ma, occorre rilevare, come il calcolo delle relative criticità associate alle abitazioni e ai cittadini interessati, tuttavia, rimandano a volumi di traffico e di “curve isofoniche” di oltre 15 anni addietro.
Quando il numero dei movimenti aerei erano 54.983 nel 2001 e 57.155 nel 2002.
La realtà acustica nel 2016 è risultata di 55.154 movimenti e di 66.856 voli nel 2017, considerando, tuttavia, come in queste due annate siano stati esclusi i voli aerotaxi (7227 nel solo 2017) e che riflettono, inevitabilmente, mappe acustiche, curve isofoniche INM del tutto distintive quanto datate.
Rapportate inoltre a volumi di traffico in atterraggio e decollo, soprattutto in questi ultimi due anni,, ri-distribuito. su entrambe le piste 06/24. Le mappe INM e relative curve isofoniche sembrerebbero aver riguardato esclusivamente (o in prevalenza) atterraggi sulla sola pista 24. I decolli nel 20011/2002 erano, forse stati modelizzati (by INM) in prevalenza sulla pista 24? Quale database avevano riguardato invece quei voli non di “emergenza e/o militari” che, non operano solo di giorno, talvolta operano nell'arco notturno?
E quale analisi e modeliizazzioni dovrebbero riguardare i voli commerciali, spesso in ritardo nel giro-macchina di tarda serata, atterrano in ritardo, magari anche nella fascia notturna? Perciò non solo, occasionali, voli del Napoli Calcio al rientro da prestigiose trasferte!.
Ecco quindi, anche in relazione all'incremento dei voli registrato in questi mesi del 2018, nei primi tre mesi 13.856 movimenti (+35,3%), l'urgenza di avere curve e mappe isofoniche rapportate al traffico 2017, con le stime/proiezioni degli atterraggi e decolli su entrambe le piste (35%-65%) e, inevitabilmente anche con l'aggiunta dei voli aerotaxi. Adeguare pertanto valori Lden e Lnight, non dovrebbe risultare l'obiettivo primario di una Commissione Aeroportuale? A tale proposito diventa inevitabile domandarsi quali siano quindi le considerazioni a riguardo di alcuni dei rappresentanti della Commissione Aeroportuale di Napoli-Capodichino, ovvero i Comuni Aeroportuali, di ENAC, del Ministero Ambiente e Infrastrutture a riguardo?
Quanti movimenti aerei sono stimati nel 2018? Ben oltre i ventimila/anno rispetto a quelli registrati nella modelizzazione INM del 2003, a circa 80 milavoli/anno? Ventimila voli/anno in più, l'equivalente al "carico acustico" registrato nel 2017 su un aeroporto come quello di Treviso? I relativi riscontri di Lva, Lden e Lnight sono indispensabili a valutare il “carico acustico” generato dalle operazioni di volo complessive di Napoli Capodichino.
data inserimento: Venerdì 29 Giugno 2018