Cosa sarebbe accaduto ad un aeromobile finito 80 metri sulla sinistra di una pista? D'accordo, gli scali aerei della Penisola sono quasi tutti polarizzati intorno a piste di volo storiche. La quasi totalità sono piste exmilitari che sono diventate civili/commerciali ed hanno aggregato l'attività di volo che rappresenta la realtà operativa dell'Aviazione Commerciale Italiana.
Il confronto con l'infrastruttura dell'aeroporto di Monaco di Baviera non regge. Quest'ultimo scalo nella stessa giornata del 17 maggio 2012 ha "festeggiato" i primi vent'anni di operatività, essendo stato pianificato in sostituzione dello scalo bavarese storico exmilitare e cittadino, con un layout di piste, raccordi, parcheggi ed altro in linea con gli standard ICAO.
Localizzato nella periferia di Monaco di Baviera, dopo aver verificato le compatibilità e sostenibilità ambientali, rappresenta una iniziativa del tutto ignota nel Belpaese. Ora dopo l'incidente all'ATR 72 l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV dopo aver registrato il rientro sull’aeroporto di partenza a causa della presenza di fumo in cabina e ha stabilito l'abituale rapporto con l’Autorità investigativa tedesca (BFU).
L'ipotesi che l’inchiesta di sicurezza della BFU possa essere rapida è auspicata ed attesa.
Ma intanto è lo scenario simmetrico che ci preoccupa. Cosa sarebbe accaduto se il volo ATR 72 fosse decollato da uno scalo Italiano verso Monaco? Se il decollo fosse avvenuto da Venezia verso Monaco di Baviera ed il rientro, in similitudine, fosse avvenuto sulla pista 22 sinistra di Venezia non sarebbe forse finito, 80 metri lateralmente, in Laguna? E gli altri scali? Presentiamo una breve rassegna.
A Treviso, probabilmente, sarebbe finito sul recinto atterrando sulla pista 07 e nelle acque del Sile atterrando sulla 25. Ma sarebbe finito in acqua sulla pista 29 di Genova Sestri.
Sul recinto laterale a Linate atterrando sulla pista 36 sinistra e 18 destra. Probabilmente sul recinto atterrando a Verona sulla pista 23. Anche a Ronchi dei Legionari atterrando sulla pista 09. A Forlì sui piazzali dalla pista 30. A Pisa sul recinto atterrando sulla 22 sinistra. A Ciampino sul recinto ancora atterrando sulla 15. A Capodichino sui piazzali atterrando sulla pista 24 e sul recinto dalla 06. A Lampedusa sarebbe finito sul recinto atterrando sulla 26.
Ecco, probabilmente, sarebbe indispensabile, con una task force che spetta solo all'ENAC, presentare una sorta di libro bianco sulle piste che dovranno essere identificate come "strategiche e primarie" nel Piano Nazionale Aeroporti Nazionale, affinché possa essere predisposta una lista delle infrastrutture aeroportuali in grado di assicurare adeguati livelli di safety delle operazioni di volo.
Nel quadro delle tutele di pista (RESA di 240 metri, STRIP e Graded Area senza deroghe) e di protezione dei cittadini insediati nell'intorno aeroportuale (Piano di Rischio per incidente aereo e Rischio terzi).
data inserimento: Lunedì 21 Maggio 2012