Chiesto un risarcimento danni di 13,4 milioni di euro, e manca ancora la Zona D. Non sono ancora le conseguenze dell'adozione della zona D del piano di rischio prescritto dal Regolamento ENAC. Niente di irregolare e di bizzarro da parte dell'amministrazione comunale, che deve deliberare anche il rischio laterale e le aree interessate, le zone A, B e C sono, inevitabilmente, sottoposte ai vincoli aeronautici.
Nonostante nel 28 febbraio 2012 il Comune di Parma avesse approvato - prima delle elezioni perciò con una delibera del commissario straordinario - il piano di rischio aeroportuale con le sole zone A, B e C al fine di limitare i volumi abitativi e le costruzione nelle aree circostanti all'aeroporto Giuseppe Verdi ecco già scattata la prima azione.
Cosa accadrà con l'estensione del la Zona D? Quando saranno integrati i mille metri laterali all'assepista - almeno secondo l'analisi di Aerohabitat delle documentazioni disponibili sul Piano di Rischio - cosa farà la società immobiliare Parco Farnese srl (Coopsette e Pizzarotti) che ha già impugnato presso il TAR di Parma la delibera. Chiede l'annullamento del piano di rischio? Una riformulazione dei vincoli o solo il risarcimento?
Il contenzioso attuale impegna la costruzione di opere ad alta densità abitativa nei pressi dello scalo, un'area di 70mila metri quadri di terreno edificabile nella disposnibilità delle società Coopsette e Pizzarotti.
data inserimento: Venerdì 10 Agosto 2012