Dopo gli scali di Parma, Forlì e Rimini quanti sono gli scali con bilanci traballanti e che necessitano una ricapitalizzazione e rifinanziamento delle gestioni aeroportuali (altro sono invece i costi di co-marketing per l'attivazione dei voli)? In una recentissima dichiarazione il commissario straordinario di ENAC Vito Riggio, nell'ambito del Congresso di Adiconsum ha sostenuto: "È inutile fare una discussione sugli aeroporti in Italia, perché molti sono in crisi verticale e falliranno, tranne quelli che hanno un volume di traffico sufficiente". Dopo l'atto di indirizzo relativo al Piano Aeroporti ed alla classificazione degli stessi ecco tuttavia una novità. Dal prossimo 30 maggio, alla fine, apre lo scalo di Comiso. Il traffico commerciale è stato autorizzato: basterà attivare i collegamenti, i voli.
Ma bisognerebbe anche dare conto di una dichiarazione del Direttore Generale dell'ENAC Alessio Quaranta.
“Bisogna garantire le concessioni agli aeroporti, senza non c’e’ possibilità di sviluppo. Serve un chiaro indirizzo politico, serve un piano nazionale degli aeroporti. Spero che la nuova compagine governativa se ne occupi seriamente. Ad esempio c’e’ da affrontare subito un problema, quello della soglia di 250mila passeggeri per avere la garanzia degli aiuti. Mette a rischio 60 aeroporti del nostro paese”.
Ma ecco l'ultima novità per i gestori aeroportuali: il ministero degli Interni, con un decreto ingiuntivo, ha richiesta alla Sacbo di bergamo il pagamento di 6 milioni 646.032 euro (sommati agli interessi) per il Fondo antincendi. Quanti altri scali dovranno mettere in conto tali versamenti?
Certo se lo scalo di Orio al Serio deve sostenere costi (ancorché parziali) dei Vigili del Fuoco, nonostante sia classificato tra i dieci aeroporti della Core Network (considerati di rilevanza strategica a livello UE in quanto pertinenti a città o nodi primari), quanto devono pagare gli scali della Comprehensive Network (traffico superiore a 1 milione di passeggeri annui - e sono altri quindici)?
E quali oneri aggiuntivi sono a carico dei quattro aeroporti con traffico superiore a 500 mila passeggeri e delle decine di scali minori restanti? Tra questi ultimi, probabilmente, dovrà essere collocato anche il nascente scalo siciliano di Comiso.
data inserimento: Venerdì 24 Maggio 2013