Quarantasei vittime tra equipaggio, passeggeri e due tecnici. I radar del controllo aereo lo hanno visto sparire dagli schermi intorno alle 14.20 locali di Giacarta del 9 maggio 2012. Volava nei pressi del monte Salak per una dimostrazione dopo essere decollato 12 minuti prima dalla pista di Giacarta.
Erano previste alcune manovre di routine ed evoluzioni procedurali classiche per un rientro dopo 60 minuti presso la pista dell'aeroporto Halim Perdanakusuma. Era stato autorizzato a lasciare la quota di 9000 piedi per 5000. L'esemplare Sukhoi-100 aveva due anni di vita e montava due propulsori PowerJet SaM146.
E' un velivolo medio raggio di circa 100 passeggeri fabbricato in Russia in collaborazione con la Boeing e con Finmeccanica - Alenia e rappresenta il primo progetto per il rilancio dell'industria aeronautica ex sovietica.
Gli interrogativi sulle cause dell'incidente rimandano, nell'incertezza del dopo crash, in attesa dei registratori di volo, all'errore del pilota, al guasto tecnico e a qualche inadeguatezza progettuale.
Eventuali ipotesi di inaffidabilità e inefficienza della macchina sarebbero compromettenti per un modello aereo che tenta un suo posizionamento sul mercato dei velivoli medio raggio.
Il Superjet ha costi intorno a 28-30 milioni di dollari e compete con le flotte di fabbricazione canadese Bombardier e brasiliana Embraer.
Al momento il carnet degli ordini di Sukhoi è di 170 esemplari. Meno di una decina sono in servizio attivo.
data inserimento: Mercoledì 09 Maggio 2012