L'allerta droni prosegue in attesa della Regolamentazione FAA e EASA. Stavolta la segnalazione arriva dalla BEA, Ufficio inchieste dell'aviazione civile Francese. La mancata collisione (?) avvenuta lo scorso 19 febbraio tra un Airbus A320 Air France in atterraggio all'aeroporto Roissy-Charles de Gaulle e una drone (APR, UAV, UAS o mezzo a pilotaggio remoto che si voglia chiamare) è stata identificata come "inconveniente grave".
L'informativa rilanciata dai media aeronautici e internazionali riporta, infatti, come l'Airbus 320 fosse ad una quota di circa 1600 metri di altezza e solo una manovra manuale del pilota avrebbe consentito la separazione dal drone in rotta di collisione da sinistra. L'incontro ravvicinato tra i due mezzi volanti, a detta del pilota, avrebbe raggiunto una distanza minima di circa cinque metri.
Le normative dei droni vietano l'attività ad altezze superiori a 150 metri a terra e in prossimità degli aeroporti e/o lungo le traiettorie di atterraggio e decollo ma quello accaduto non rappresenta, purtroppo, una novità.
Anche nel Belpaese l'attività dei droni "in libertà operativa" è sottoposta ad analisi e monitoraggio.
A fronte dell'emanazione della 2 Edizione del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto alla Lettera 136156/CRT del 29 settembre 2015 avente per Oggetto: Regolamento" Mezzi aerei a pilotaggio remoto" - Chiarimenti Il Consiglio di Amministrazione dell'ENAC ha adottato nella seduta del 21 dicembre 2015 l'Emendamento 1 alla Ed.2 del Regolamento "Mezzi aerei a pilotaggio remoto" per adeguare in tempi brevi alcuni requisiti alle esigenze prospettate dall'Aeronautica Militare e per un primo allineamento agli orientamenti che si stanno consolidando a livello europeo. Ulteriori adeguamenti potranno intervenire a seguito degli approfondimenti in corso sulla Opinion recentemente emessa dall'EASA, tendente a fornire agli Stati Membri un quadro armonizzato di rifèrimento regolamentare per l'adozione delle normative nazionali. A tale scopo si ritiene utile fornire alcuni chiarimenti in merito alle modifiche introdotte ai requisiti inerenti le operazioni nei CTR, le operazioni di notte, le caratteristiche degli APR<300g, il regime sanzionatorio. Operazioni nei CTR Per questo tipo di operazioni, che avvengono in spazi aerei controllati e per i quali è stata attivata una sostanziale esenzione dalle previsioni del Regolamento SERA - Regole dell'aria, sono state evidenziate da parte dell'AM talune esigenze connesse con l'uso di porzioni di spazio aereo a bassa quota nei CTR, che incidono sui buffer di protezione da garantire per evitare potenziali interferenze. la fissazione di una altezza massima di 70m per le operazioni degli APR nei CTR è ritenuta compatibile con le attività della aviazione tradizionale, soprattutto militare, e adeguata a consentire le operazioni senza preventiva autorizzazione. Nelle suddette condizioni le attività restano liberalizzate come nella precedente versione regolamentare. Come evidenziato nel regolamento stesso, operazioni a quote diverse, ove se ne manifesti la necessità, possono comunque essere svolte ma in tal caso è necessario acquisire le autorizzazioni ATS, secondo criteri e procedure che l'ENAC renderà disponibili nelle prossime settimane. Nell'attesa le esigenze sono trattate caso per caso. Operazioni di notte Nella precedente versione i requisiti relativi alle condizioni VlOS, elaborati nell'ottica di un utilizzo diurno, sono stati utilizzati anche in operazioni di notte, senza che fossero definiti i criteri e le condizioni affinchè tale tipologia di operazioni potesse essere considerata sicura al pari di quelle condotte di giorno. In tal senso l'attuale testo riconduce alle condizioni diurne l'utilizzo delle condizioni VlOS descritte nel regolamento. AI pari il regolamento non proibisce l'utilizzo di condizioni VlOS per operazioni di notte ancorchè non ne fornisca gli ambiti di attuazione. E' pertanto intenzione dell'ENAC stabilire apposite regole per l'effettuazione di operazioni in Viale Castro Pretorio, 118 00185 Roma eentr. +390644596-1 e.l. 97158180584 CRT tel. +39 06 445961 fax +390644596331 regor azio ne. tecn i ca@enac.gov.it protocollo@pec.enac.gov.it www.enac.gov.it , , , l , I , • • . VLOS di notte, ponendo in essere le usuali procedure di concertazione con l'AM, in accordo ai concetti di uso flessibile dello spazio aereo, e di consultazione pubblica degli stakeholders, incluse le associazioni di categoria. Come negli altri casi gli operatori che intendono svolgere attività in condizioni VLOS di notte, nelle more della definizione degli appositi requisiti, potranno farne espressa richiesta aIl'ENAC. Caratteristiche degli APR><300g Nella recente Opinion emessa dall'EASA per fornire agli Stati membri un quadro armonizzato di regole da utilizzare l'adozione di normative nazionali, è introdotto il concetto di APR inoffensivo, in 250g il limite di peso di questa categoria. .
Le criticità evidenziate in Italia sono state riportate da ANSV, nel recente periodo, con i due comunicati,
del 18 novembre 2015
"Dall’inizio del 2015 ad oggi sono pervenute all’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) 16 segnalazioni di eventi in cui aeromobili a pilotaggio remoto (APR, detti anche droni) hanno interferito con le operazioni di volo di aeromobili manned (cioè con piloti a bordo). Il dato numerico relativo all’anno 2015 ha fatto registrare un deciso incremento rispetto allo stesso fenomeno osservato negli anni precedenti.
La maggior parte degli eventi segnalati è occorsa in aree “sensibili” per l’attività di volo, cioè in prossimità di aeroporti o dei sentieri di avvicinamento. Anche all’estero, ormai con una certa frequenza, si registrano segnalazioni analoghe, per cui l’ANSV, a livello ricognitivo della problematica, ha ritenuto opportuno confrontarsi con le omologhe autorità investigative straniere.
Poiché le interferenze con aeromobili manned possono avere implicazioni sulla sicurezza del volo, l’ANSV ha ritenuto opportuno affrontare la problematica in questione in due distinti incontri, tenutisi rispettivamente l’11 ed il 17 novembre, confrontandosi con le altre istituzioni aeronautiche e con gli operatori del settore. In particolare, l’11 novembre l’ANSV si è incontrata con l’Aeronautica militare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l’ENAC, l’Aero Club d’Italia e l’ENAV SpA, mentre il 17 novembre con l’ANACNA, l’ANPAC, l’AOPA Italia e la Task Force tecnica della Fondazione 8 Ottobre 2001. Nei due incontri i partecipanti hanno messo a fattor comune dati ed informazioni in materia ed analizzato le possibili iniziative da assumere, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, per la mitigazione della problematica in questione".
e del 28 gennaio 2016
"Associazione Nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha ricevuto, il 26 gennaio, le seguenti associazioni rappresentative del comparto APR: FIAPR (Federazione italiana aeromobili a pilotaggio remoto), ASSORPAS (Associazione italiana per i light RPAS), UASIT (Associazione italiana UAS) e EDPA (European drone pilots association).
L’incontro, durante il quale è stata affrontata la tematica delle interferenze nello spazio aereo italiano tra mezzi aerei unmanned ed aeromobili manned, si aggiunge ai due già organizzati dall’ANSV, sul medesimo argomento, a novembre dell’anno scorso, in occasione dei quali c’era stato un positivo confronto con l’Aeronautica militare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l’ENAC, l’Aero Club d’Italia, l’ENAV SpA, l’ANACNA, l’ANPAC, l’AOPA Italia e la Task Force tecnica della Fondazione 8 Ottobre 2001.
L’incontro, al quale ha partecipato, per l’ANSV, anche il presidente Bruno Franchi, ha consentito di analizzare, in modo trasparente e pragmatico, alcune problematiche tecnico-operative ed organizzative del comparto APR, al fine di individuare le possibili iniziative da mettere in campo, per quanto di rispettiva competenza, per mitigare il fenomeno in questione".
data inserimento: Venerdì 04 Marzo 2016