E' il primo incidente della serie attività APR/UAV/UAS droni e voli executive! L'incidente che lo scorso 31 luglio ha distrutto nell'impatto a terra l'executive An Embraer EMB-505 Phenom 300 proveniente da Malpensa è la conseguente alla presenza di un "microlight aircraft". Era un drone a pilotaggio remoto?
Il velivolo immatricolato HZ-IBN - in servizio dal 2010 con solo 1400 ore (circa) di volo - era entrato nel sottovento - left-hand circuit - per la pista 25 all'aeroporto Blackbushe in Inghilterra.
L'agenzia UK Air Accidents Investigation Branch ha emanato in data 6 agosto 2015 - a sei giorni dall'incidente - un bollettino Speciale di quattro paginette sull'ipotetica dinamica dello schianto che ha portato fuori pista l'executive Saudita.
Il velivolo sarebbe finito lungo, oltre la pista dopo un avvicinamento a velocità elevata e un variometro eccessivo, conseguente "unstable high-speed approach" dopo aver registrato una sorta di conflitto di traffico con un drone (microlight UAV).
La ricostruzione della AAIB riporta come all'Embraer Phenom 300 occorressero 616 metri per arrestarsi in pista ma toccando a solo 438 metri dalla stessa fine pista si sia arrestato oltre il pavimento dell'asfalto. Nell'impatto seguente con un terreno rialzato si è staccato il ruotino anteriore e dopo un rimbalzo in aria il bigetto ha colpito numerose auto parcheggiate a circa 70 metri: i quattro occupanti (un pilota e tre persone della Bin Laden family) dell'Embraer 300 sono risultate le sole vittime dello spettacolare incidente (con l'incendio dei resti del velivolo).
Le investigazioni hanno permesso di inquadrare l'avvicinamento "instabile" a elevati ratei di discesa nonostante la persistente segnalazione del "ground-proximity warnings".
E' stata accertata la presenza del microlight-minuscolo drone volare nel braccio sottovento prima dell'allineamento finale per la pista 25 a circa 1000 piedi quota, con il segnalatore del collision-avoidance advisory che comandava una discesa rapida con un gradiente superiore a 3,000piedi/minuti verso la testata pista 25.
Ben sei segnalazioni "ground-proximity warnings" avrebbero comandato al pilota “pull up”: riattaccare. Il pilota avrebbe, invece, proseguito l'avvicinamento per l'atterraggio. L'avvicinamento è avvenuto con volo a vista in arco diurno e meteo favorevoli. E' il primo incidente ascrivibile all'attività dei droni? Chi governava direttamente e/o a distanza il drone-microlight. Con quali autorizzazioni?
data inserimento: Lunedì 10 Agosto 2015