Recentemente (ed anche in ritardo rispetto alla data di scadenza di Legge per l’adempimento) il Presidente dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo – ANSV – Prof. Bruno Franchi ha presentato alla stampa il dovuto (al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Parlamento) suo (e del Collegio) Rapporto Informativo relativo alle attività istituzionali svolte nell’anno 2012 dall’importante (per la prevenzione degli incidenti) Agenzia da Lui diretta.
Nella sua esposizione, in primo luogo, il Prof. Franchi ha tenuto a denunciare ancora una volta la situazione di grave sott’organico in risorse umane e finanziarie nella quale versa da anni l’Agenzia stessa e che, ribadisce, «…tamponare NON è più possibile»!
A questo riguardo, personalmente ritengo di dover reiterare ancora al Prof. Franchi il mio precedente consiglio, esternato pubblicamente a mezzo di organi d’informazione, di trovare il coraggio di rimettere il proprio mandato e quello dell’intero Consiglio nelle mani del Presidente del Governo, il quale è incaricato anche della sorveglianza sulle attività dell’ANSV, avendo documentato che «… il numero delle inchieste di sicurezza aperte per incidente [aereo] e per “inconveniente” grave [in inglese “incident” – ndr] nel 2012 è ulteriormente sceso, fermandosi a 61, rispetto alle 83 aperte nell’anno 2011», tanto più che egli stesso paventa «… il concretizzarsi del rischio dell’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia da parte della Commissione europea, per violazione dell’ordinamento UE». E vedremo che ne penserà in merito anche la prossima ispezione ICAO sull’adeguamento ai suoi Standard.
Insomma, per assicurare la conformità dello Stato italiano alla normativa internazionale (ICAO) ed europea (UE) in materia di inchieste di sicurezza sugli incidenti aerei a scopi di prevenzione di altri accadimenti, la criticità delle risorse finanziarie disponibili e quella ancor più importante dell’organico specializzato, è ormai dimostrato che stanno incidendo sull’efficienza dell’azione dell’ente, criticità che se non dovessero venir tempestivamente rimosse dal Governo in carica, sarebbe molto probabile il rischio di una procedura di infrazione per violazione della Regolamentazione aerea dell’Unione europea.
Per quanto attiene specificatamente il lamentato problema del sott’organico del personale specializzato (Investigatori), il Prof. Franchi aggiunge che il rimedio adottato recentemente dall’ENAC, con la collaborazione ottenuta da parte di altri soggetti industriali (CIRA) di avere disponibile la forza lavoro mancante, non è adottabile dall’ANSV per il proprio ruolo di indipendenza, riferendosi alla terzietà che vanterebbe la sua Agenzia.
A mio avviso però questa pretesa terzietà è stata però già gravemente minata dal fatto che, su richiesta di qualcuno ben noto, in base all’art. 23 del Regolamento UE n. 996/2010, l'attuazione nazionale ha assegnato all’ANSV la funzione di comminare « le sanzioni da applicare in caso di violazione del Regolamento in questione a chiunque, diffonda informazioni protette dal medesimo, ostacoli l’attività di un’autorità investigativa per la sicurezza impedendo agli investigatori di adempiere ai propri doveri o rifiutando di fornire registrazioni, informazioni e documenti importanti, nascondendoli, alterandoli o distruggendoli, o che, avuta conoscenza del verificarsi di un incidente o un “inconveniente” grave non ne informi le pertinenti autorità», in Italia la ANSV incaricata primariamente di investigare e prevenire gli incidenti del settore dell’Aviazione Civile.
Adesso, con questo nuovo compito, a mio parere viene minata la confidenza e la fiducia che gli addetti al settore dovrebbero avere in questo importante organo di prevenzione.
Grave appare poi ai miei occhi la dichiarazione che … «Per le tipologie di attività in cui le ore di volo siano complessivamente disponibili (per lo meno limitatamente agli “Operatori” italiani [Chi sono costoro?- ndA]), i dati però non lo sono nelle tempistiche necessarie all’ANSV per l’elaborazione del Rapporto».
Ma obietto io, se il rapporto dev’essere valutato ed approvato sia dal Governo che dal Parlamento sovrano, il Prof. Franchi ha mai chiesto agli Organi dello Stato, secondo lui “inadempienti” nella tempistica, di attenersi ad una data di presentazione delle loro indispensabili statistiche ? Infatti, al di là del fatto che secondo il Professore ci sarebbero altri Organi dello Stato [ritengo l’ENAC, il MIT, l’ISTAT e l’Aero Club d’Italia - ndA] “inadempienti” nella tempistica dei doveri statistici riguardanti le attività di volo, quanto meno relative agli ESERCENTI italiani, vorrei richiamare l’attenzione (e non solo quella !) che il suo primo dovere, come Presidente dell’ANSV, dovrebbe essere quello di rispettare i termini che identificano le persone giuridiche sancite dal Codice della Navigazione – Prima parte – art. 7 (Legge regolatrice delle responsabilità dell’Armatore e dell’Esercente), che inequivocabilmente sancisce quelle che sono le responsabilità giuridiche di quelle persone fisiche che sono individuate rispettivamente nell’Armatore della nave e nell’ESERCENTE DI AEROMOBILE !
Pertanto, il termine “operatore” utilizzato dal Prof. Franchi ed abusato anche da altri Organi istituzionali nell’uso del linguaggio regolamentare e giuridico dell’Aviazione Civile italiana (vedi ENAC), non ha alcun valore legale, non essendo mai stato esplicitamente abrogato il citato articolo 7 del capitolo “Disposizioni preliminari” del Codice della Navigazione (R. D. 30 Marzo 1942).
Quanto all’entrata in vigore nell’ordinamento nazionale del Regolamento UE n. 996/2010, che era fissato nel mese di Novembre 2010 per tutti gli Stati UE, il Presidente Franchi, dopo aver correttamente lamentato che ANSV ha potuto constatare « … una generalizzata carenza di conoscenza da parte dei Magistrati della normativa aeronautica ed in particolare della normativa internazionale e dell’Unione europea in materia di inchieste di sicurezza [che poi sarebbero le “investigazioni tecniche” dell’Agenzia – ndr]» - ha reiterato che:- « In tale contesto, in particolare, emerge una diffusa criticità di conoscenza del Regolamento UE 996/2010, che, peraltro, ha introdotto delle significative novità finalizzate proprio a porre sullo stesso piano le esigenze di prevenzione e quelle di giustizia».
Questa è un ‘altra giustificata denuncia da parte del Presidente dell’ANSV del fatto che in Italia, un altro importante Organo dello Stato, qual è l’ordine della Magistratura della Repubblica, si permette di non conoscere e/o di non applicare le disposizioni di quella che è una cogente Legge europea, dotata delle forza di entrare in vigore alla data di scadenza stabilita dal Parlamento europeo e che ha immediato vigore nei confronti di tutti gli Organi ed i cittadini degli Stati comunitari europei.
Ed ora, con le parole stesse del Presidente Franchi, arriviamo a quello che è il problema più scottante per l’Italia di fronte all’UE e all’ICAO.
Afferma il Presidente Franchi, riferendosi all’attuale e futura situazione di ANSV:- « I numeri parlano da soli: al 31 dicembre 2012 l’organico di ANSV era, ed è ancora, composto da 23 unità (su un totale di 30 previste, pensare che nel 1999 erano 55 le unità considerate necessarie …). Di queste, solo 7 sono gli Investigatori [dei quali solo uno è un Pilota commerciale – ndA] , cioè il ”core” [da non intendersi … “alla napoletana” – ndA]» della mission [all’inglese ! – ndA] dell’Agenzia su 12 [Investigatori – ndA] previsti [la metà dei quali, almeno, dovrebbero essere Piloti investigatori – ndA]».
A questo punto, affermo io:- senza soldi per consentire trasferte, rilievi e pagamento dei mezzi utilizzati per operazioni particolari di recupero, ma soprattutto senza Investigatori, specializzati per competenza professionale ed acquisita, in quanto nessun Investigatore può essere un tuttologo ed i tutti i casi, bensì dev’essere un eccellente specializzato nel suo settore di conoscenza e pertinenza – ed attualmente, ricordiamolo, soltanto uno dei sette Investigatori risulta essere un Pilota – e gli incidenti aerei di tutti i tipi e gravità continuano ad accadere, allora è lampante che chi ne soffre è sia la qualità dell’investigazione tecnica, sia il prodotto finale:- cioè la prevenzione !
E, a mio giudizio, anche la mancanza di prevenzione … costa e si paga !
F.to:- Com.te Pilota Renzo Dentesano – Investigatore d’incidenti aeronautici, - diplomato alla Scuola del National Transportation Safety Board degli USA.-
data inserimento: Venerdì 10 Maggio 2013