L’autorizzazione dopo una relazione Asl: ancora non divulgata. Il comunicato stampa di ENAC del 17 luglio 2015 è del tutto lineare: "A seguito dei dati ricevuti dagli organismi competenti territorialmente alla tutela della salute pubblica e in particolare dalla ASL Roma D, l'ENAC informa che dalle ore 23:59 di domani, sabato 18 luglio 2015, il Molo D dell'Aeroporto di Roma Fiumicino potrà essere riaperto e lo scalo, pertanto, potrà riprendere in totale sicurezza la sua piena capacità operativa". Anche il gestore aeroportuale alle 16.00 della stessa data riferisce:
"Aeroporti di Roma comunica che, a partire dalle 23,59 di domani, 18 luglio 2015, il Molo D torna di nuovo disponibile dopo il via libera ricevuto dalle autorità competenti. A seguito di tale decisione il Leonardo da Vinci può tornare, in accordo con quanto disposto da Enac, alla sua piena operatività. Lo scalo è comunque riuscito sempre a garantire in questo periodo, grazie alla collaborazione delle compagnie aeree e di tutti gli attori aeroportuali, la connettività del Paese registrando punte di 130/150 mila passeggeri al giorno, destinate ad aumentare nelle prossime settimane in concomitanza col picco estivo. Riguardo al tema della salubrità dell’aria, l’azienda tiene a precisare di aver sempre seguito il “principio di precauzione”, a tutela dei lavoratori, facendo riferimento ai parametri individuati in Germania (MAK), unico Paese UE che ha elaborato una disciplina specifica in materia".
Tutto a posto quindi l'intricata e complessa vicenda conseguente all'incendio dello scorso 7 maggio sembrerebbe conclusa anche se i media annotano un dettaglio della posizione espressa dalla ASL Roma D rileva Come "il luogo di origine dell’incendio di due mesi fa richiede ancora degli interventi di bonifica ma che non rappresenta un pericolo per i turisti essendo stato debitamente sigillato".
Delle dichiarazioni relative alla presenza di amianto, dell'ipotizzati allarme diossina e della posizione manifestata lo scorso 30 giugno dall''Istituto Superiore di Sanità (Iss) e la criticità associata al Molo D del Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino di Loredana Musmeci, direttore del Dipartimento ambiente dell'ISS: nessuna notizia.
Anche ISS - che aveva riferito anche alla Commissione Infortuni sul lavoro al Senato di - "dati elevatissimi di diossina, 30 volte quello che per noi è il limite", che avrebbe imposto la chiusura del Terminal fino al completamento della bonifica nessun altro riscontro.
Quale valore assume a questo punto la prescrizione emanata dalla Procura di Civitavecchia per la messa a norma entro 90 giorni?
Le relazioni/analisi di ARPA, ASL e dell'Istituto Superiore della Sanità sono coincidenti? Non esiste nessuna contraddittorietà tra la qualità e salubrità dell’aria dichiarata e l'irrisolta - a quanto pare - questione dei riferimenti normativi. Sono quelli di una azienda, di una industria, di un ambiente pubblico fissati da normative nazionale e/o i livelli dell'Organizzazione Mondiale della Sanità?
data inserimento: Domenica 19 Luglio 2015