Massimo rigore, quindi! Grazie all’intervento dei carabinieri, nella serata di sabato 23 Settembre – erano circa le 10 di sera – è stato sorpreso l’autore di voli-con-drone per riprese aeree e fotografie dall’alto in una località di massimo turismo. La sorpresa ha evidenziato il “manovratore” in un 14enne localizzato nei pressi del ponte alla Carraia. Si suppone che l’avvistamento e la segnalazione sia avvenuta da parte di altri visitatori e cittadini (con una telefonata al 112) e che ciò non sia il risultato di un monitoraggio-radar organizzato da un qualche soggetto-pubblico delegato a tale individuazione e protezione del territorio e dei cittadini.
La conclusione ha portato al sequestro del “drone” e l’immediato affidamento dell’autore dell’infrazione alle normative ENAC ai legittimi genitori, abitanti nella stessa zona del “reato”. Il 14enne disponeva, peraltro, di un drone con telecamera e relativa consolle e operava in una zona correlata all’attività di volo dell’aeroporto di Firenze-Peretola. E lo stesso soggetto “identificato” non disponeva della specifica autorizzazione rilasciata da ENAC.
Tutto bene quindi? L’operazione evidenzia un adeguato livello di controllo e monitoraggio del territorio o rappresenta piuttosto un’occasionale e fortuita e/o selettiva iniziativa nei riguardi di un soggetto particolare/peculiare? La circostanza consente, tuttavia, almeno una breve, quanto sintetica, annotazione.
Per quale ragione non si è individuato il ruolo degli stessi genitori? Perché, invece, non inquadrare, una più vasta e generalizzata “cultura” dell’utilizzo liberalizzato dei droni?
L’accusa comminata rimanda, probabilmente, ad esercizio abusivo della navigazione e per esercizio abusivo di professione, in quanto sprovvisto di titolo idoneo al comando, perciò l’attività di volo è facilmente accessibile e acquisibile anche da minori e senza aver svolto alcun corso specialistico e/o specifico. Anche questa circostanza rimanda ad una questione, comunque, ancora irrisolta.
L’attività dei droni, il ruolo e le abilitazioni degli operatori e le certificazioni al volo e autorizzazioni rilasciate da ENAC e da altri soggetti delegati, al monitoraggio by radar a bassa quota – nei pressi degli aeroporti, aviosuperfici e piste in genere – rappresenta una “faccenda” ancora lontana da una soluzione soddisfacente.
data inserimento: Lunedì 25 Settembre 2017