Si delinea, forse, un futuro del tutto inimmaginabile? Se per la Pattuglia Nazionale il 2014 ha rappresentato il 32° anno di attività con gli esemplari MB339 Aermacchi, anche i prossimi anni i cieli italiani e lo spazio aereo internazionale vedranno in volo l'ormai lo storico "aviogetto monomotore biposto da addestramento avanzato e da appoggio tattico leggero prodotto dall'azienda italiana Aermacchi dagli anni settanta e in dotazione principalmente all'Aeronautica Militare Italiana".
Se le Frecce Tricolori, che operano da Rivolto dal 1961, ovvero la Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.) 313º Gruppo Addestramento Acrobatico fondato il 1º marzo 1961 hanno volato inizialmente su F-86E Sabre fino al 1963, quindi fino al 1982 con velivoli Fiat G.91PAN, da allora con gli stagionati Aermacchi MB-339PAN. Il traguardo delle 35-40 stagioni con gli stessi modelli potranno essere raggiunti e , magari, anche superati.
La notizia avrà inorgoglito e tanti fans ed appassionati della Pattuglia Nazionale o, invece, rappresenta una preoccupazione? Non era meglio ringiovanire, modernizzare la flotta con modelli aerei avanzati?
L'annunciata sostituzione del MB 339, inizialmente fissato per il 2017 sarebbe stato posticipato ad una data ancora non precisata. In una epoca di scarsità di risorse finanziare, di recessione e crisi l'obiettivo di avvicendarli con l'ultimo esemplare fabbricato dalla Aermacchi il M - 345 è diventato un mistero. L'informativa del sottosegretario di Stato alla Difesa, il generale Domenico Rossi, nel corso di una visita alla base di Rivolto, smentisce una precedente dichiarazione (settembre 2013) dell'ex ministro della Difesa Mario Mauro.
Maggiori dettagli sulla sorte della PAN, dell'aerobase di Rivolto e sul prossimo esemplare di cui dovrà dotarsi la Pattuglia Nazionale potranno scaturire dal completamento del libro bianco della Difesa con le sue linee guida. Dopo essere stato approvato dal consiglio superiore della difesa a giugno il libro bianco non è ancora completato. Solo dopo le dovute analisi, le strategie militari associate all'integrazione delle Forze ed alla identificazione del nuovo ruolo militare dell'Italia. Tra le diverse opzioni potrebbe farsi spazio anche la convinzione che le Frecce Tricolori, con i costi e le ingenti risorse finanziarie necessarie, possano essere, alla fine, smilitarizzate e "privatizzate".
data inserimento: Mercoledì 05 Novembre 2014