Non è solo una ipotesi astratta, adottare una trasparenza risolutiva è decisivo.
Non è forse possibile sostenere che le risultanze del processo di Linate 2001 non sono al di sopra di ogni ragionevole dubbio?
Che, probabilmente, negli USA, una giuria popolare non avrebbe raggiunto l'unanimità nel verdetto finale?
Almeno su talune delle conclusioni?
Aerohabitat ha da tempo argomentato sulla dinamica incidentale di quella tragica mattinata. Una esigenza di totale e trasparente verità ha da sempre accompagnato l'inchiesta condotta da questo CentroStudi.
E' stata caratterizzata da un approccio, da una ricostruzione con uno scenario in controtendenza sia con la Relazione finale ANSV quanto con la versione ufficiale scritta nelle aule giudiziarie.
I punti chiave che hanno inquadrato le differenziate investigazioni e perizie hanno, in sintesi, riguardato la necessità, l'urgenza e l'inderogabilità di valutare:
- la piena disponibilità e fruibilità delle 64 piste del RACAL - ICR 64, perciò delle trascrizioni integrali secondo l'analisi di parte; il trasferimento delle registrazioni su supporti magnetici per assicurare l’accesso totale alle registrazioni originali t/b/t e telefoniche riferite alla bobina n.133 del registratore e conseguente trascrizione, ed esame comparato, dei dati radiotelefonici registrati su tutte le piste del nastro originale in aggiunta a quelli relativi alle conversazioni radio intercorse tra i controllori ground - TWR e gli aeromobili in movimento sull’area di manovra dell’aeroporto di Linate (frequenza 121.8 MHz e 118.1 MHz).
- la verifica incontrovertibile dell'autorizzazione relativa alla ubicazione del magazzino bagagli Toboga, sullo scarto tra fase progettuale ed effettiva costruzione. Con riscontri sul rispetto delle leggi - raffronto tra la legge/normative del 1986 - 1988 - 1989 - 1991 - 1994 e attuale legislazione - con il riscontro operativo nei decolli nell'ipotetico sforamento in altezza dell'edificio. Valutando l'urgenza di una integrale demolizione dell'edificio ex smistamento bagagli;
- una comparazione e verifica tra lo scenario delineato dall'investigazione tecnica ufficiale di ANSV, ribadita nelle fasi processuali, con quello proposto da Aerohabitat.
In definitiva una incontrovertibile risoluzione tra l'ipotizzato errore del pilota e una deliberata, consapevole scelta operativa nel rullaggio "contromano" via rullaggio R 6, da parte dell'equipaggio del Cessna.
Una iniziativa procedurale, il "contromano", probabilmente, una prassi, una consuetudine, all'epoca, sopratutto da parte di alcuni piloti.
Il principio del ragionevole dubbio, relativamente ai tre punti soprastanti è stato raggiunto? Assicurato?
Il target della revisione del processo è un traguardo che l'aviazione civile non potrà non perseguire.
data inserimento: Martedì 13 Marzo 2012