Ma quale incidenza ha la politica di co-marketing?
Ma quale peso ha, come incide il traffico low cost sugli aeroporti prevalenti e periferici nel BelPaese.
Quanti sono gli aeroporti del BelPaese tributari delle low cost? Quali sono quelli che beneficiano in maniera esagerata e quelli in maniera minore? Quale peso hanno Ryanair (oltre il 40%), EasyJet e le altre?
Indubbiamente i volumi di traffico della Ryanair (oltre 40%) in Italia sono doppi di quelli della EasyJet oltre 20%). Windjet è la prima tra le italiane, in doppia cifra percentuale, sotto al 5% le restanti nazionali ed estere. Sono volumi di passeggeri in crescita, per tutte le low cost. Alla Ryanar che raggiunge i 70 milioni di passeggeri in Europa è anche con oltre 24 milioni di utenti il primo vettore del BelPaese.
Le strategie di rete sono diversificate. Alla Ryanair che privilegia voli dagli scali periferici alle metropoli e minori, EasyJet opera fruttuosamente dagli scali maggiori, anche negli hub, in concorrenza con le major.
In Italia Bergamo Orio è lo scalo con maggior traffico Ryanar, mentre altre low cost rafforzano l'offerta, al punto di configurare, nel breve periodo, anche ad attività di feederaggio per voli intercontinentali. Rafforzano le catchment aree europee e domestiche-
Ad una scolta anche la Ryanair che opera sull'hub di Madrid, in contrasto e/o una evoluzione rispetto ad una strategia decennale.
Ma quale peso, quale incidenza avrebbero le low cost senza estese politiche di sostegno ai voli e di co-marketing?
Cosa succederà quando questo supporto finanziario verrà meno?
data inserimento: Giovedì 01 Settembre 2011