Non solo l'impatto acustico e atmosferico e rischio terzi originante! Il trasloco del traffico estivo di Linate (per lavori sul Forlanini) pone anche altre considerazioni, quali l'aggravio delle ricadute “ambientali e di rischio”, che “probabilmente” dovrebbero essere state stimate e analizzate in Lva e curve di isorischio, ma nel frattempo le questioni storiche della presenza di quello che era stato identificato come maggior scalo Hub del Belpaese sono state oggetto di una interrogazione Regionale M5S.
Proponiamo a riguardo titolo e note apparse sul sito M5S della Regione Piemonte:
MALPENSA, ANDRISSI (M5S): “AUMENTO DEL TRAFFICO AEREO SU MALPENSA: IMPATTO SANITARIO, ACUSTICO ED AMBIENTALE INSOPPORTABILE PER IL PIEMONTE. SUBITO UN TAVOLO TECNICO”
30.000 nuovi voli saranno trasferiti da Linate a Malpensa nel periodo 26 luglio – 26 ottobre in aggiunta a quelli esistenti.
Chiediamo l’istituzione immediata di un tavolo tecnico per bloccare subito questo impatto sanitario acustico-ambientale annunciato e causato dall’aeroporto di Malpensa. E’ ora che la Regione Piemonte possa confrontarsi alla pari con SEA, la società che gestisce l’aeroporto di Malpensa, Enav, Enac (gli enti nazionali per la gestione delle rotte) e la Regione Lombardia per sciogliere numerose questioni tecniche che riguardano l’aeroporto lombardo.
In previsione della chiusura dell’aeroporto di Linate il traffico aereo verrà trasferito su Malpensa con un conseguente aumento del congestionamento dei nostri cieli. Ben il 55% delle tratte aeree che fanno scalo e atterrano su Malpensa gravano sul territorio piemontese.
A quanto ci risulta il trasferimento di tutti gli slots da Linate a Malpensa è stato autorizzato in ultima fase da Assoclearance ma non ci è chiaro né il quadro normativo di riferimento né il movente tecnico e politico per cui l’aeroporto Lombardo risulti l’unico beneficiario del trasferimento. Non ci risulta che alcuno dei sopracitati Enti (Sea, ENAC, ENAV ed Assoclearance) abbia informato di tali decisioni Regione Piemonte, ARPA Piemonte e gli enti territoriali locali.
Come se non bastasse l’aeroporto di Malpensa non ha un Piano di Sviluppo Aeroportuale (Masterplan) approvato e quindi la crescita del traffico aereo in atto e quella preventivata non sottostà ad alcuna verifica e valutazione dell’impatto ambientale!.
La mancanza di un regolamento rende inoltre ininfluente la partecipazione delle amministrazioni locali alla Commissione Aeroportuale.
Non è accettabile che la Regione Piemonte non sia in grado di effettuare alcuna verifica autonoma su un’attività tanto impattante per il proprio territorio.
Per questa ragione chiediamo che la Regione Piemonte si ritagli una posizione di rilievo all’interno del tavolo tecnico che dovrà essere convocato con la massima urgenza per evitare che sul territorio piemontese (dal Parco del Ticino fino al Monte Rosa) si abbatta un disastro sanitario acustico ed ambientale di proporzioni inimmaginabili.
Gianpaolo Andrissi, Consigliere regionale M5S Piemonte.
data inserimento: Lunedì 18 Febbraio 2019