Era iniziato il 12 gennaio, fino allo scorso 9 luglio, con colate laviche e cenere in sospensione. L'ultima volta ha riguardato la parte occidentale della Valle del Bove, ha proseguito sul pendio di Monte Centenari.
In quest'ultima occasione si sono avuti alcuni voli cancellati, altri ritardati. Voli contingentati e nuovamente lo scalo aperto dopo l'intervento dell'unità di crisi che tiene sotto controllo la situazione.
Oggi 22 luglio intanto, dalle parti dell'Alaska in una lontana e disabitata isola, quella di Chuginadak nelle Aleutine a circa 940 miglia da Anchorage, distante dalle rotte aeree ecco risvegliarsi l'ennesimo vulcano. Stavolta le misure precauzionali sono già state approntate.
Sarà l'andamento, la direzione dei venti, qualora l'eruzione persista, a determinare l'ennesimo provvedimento di blocco "geografico" dei voli. Perchè le misure per fronteggiare le eruzioni non sono standard e coordinate?
data inserimento: Giovedì 21 Luglio 2011