Ma in attesa che ENAC deliberi anche il rischio laterale.
Il Consiglio Comunale di Segrate – seduta pubblica – 1ª convocazione – sessione straordinaria - per lunedì 4 luglio 2011 alle ore 20:30, presso la sala consiliare, tra l'altro ha avviato l'analisi dell' Adozione variante urbanistica, con procedura semplificata ai sensi dell’art. 25 L.R. 12/2005 ricorrendo alla fattispecie di cui all’art. 2, comma 2 , lett. i) della L.R. 23/97 – per il recepimento nel P.R.G. vigente del Piano di rischio dell’aeroporto di Milano Linate (Testata 18) di cui al D.lgs. n. 96/2005 art. 707 così come modificato dal D.lgs. n. 151/2006.
Al 1 settembre 2011 a che punto siamo? Aerohabitat, dopo aver focalizzato l'esistenza dei due distributori di benzina in asse pista, oltre il viale Forlanini, riafferma con queste note l'urgenza di mettere a norma l'area in asse pista (secondo Aerohabitat, tuttavia, dovrebbe essere interessata l'area sottostante alle traiettorie di decollo ed atterraggio, perciò anche in virata).
Le zone del rischio incidente aeronautico nell'intorno delle piste, lateralmente e lungo le direzioni di decollo ed atterraggio sono identificate come aree a rischio con indici 1/10-5 e 1/10-6.
Da un lato le problematiche di riqualificazione di aree dismesse, di destinazione d'uso e messa in sicurezza e tutela ambientale del territorio segratese, dall'altro il Piano di rischio aeroportuale, in fase elaborazione ed approvazione. Sembrerebbero in discussione anche nuove volumetrie da autorizzare.
L'obiettivo della circolare ENAC è quello di ridurre le conseguenze di un eventuale incidente aereo.
Le normative vigenti, che nei fatti salvaguardano l'esistente (una clausola che implica esiti contradditori) definiscono perimetri all’interno dei quali la presenza umana e gli insediamenti vanno limitati.
Le tre fasce, la fascia A è di massimo rischio, nella fascia B l’indice edificatorio è basso, la fascia C ha un indice edificatorio medio. Nella zona A vanno collocati almeno uno dei due distributori di benzina in asse pista. La zona B comprenderebbe alcune aree residenziali e terziario. Tra di queste l’area ex Nardi.
Si potranno costruire alberghi in queste aree? Magari a Novegro? E quelli esistenti?
Inoltre. Le traiettorie di decollo, com'è noto non sono dei binari, comportano dispersioni laterali rispetto alle rotte nominali. I voli, probabilmente, sorvolano anche le edificazioni del S. Raffaele. Forse anche altri ospedali localizzati nell'area.
Dotarsi del Piano di Rischio appare una operazioni ardua, probabilmente di lungo periodo.
L'ENAC, in attesa di definire quali iniziative devono essere intraprese per le edificazioni esistenti, perciò al momento in deroga, deve deliberare ancora sugli spazi laterali di 1050 metri del piano di rischio. Sicuramente non è stata definita una scadenza temporale, inderogabile, sull'adozione del "rischio" sugli scali del BelPaese.
data inserimento: Mercoledì 31 Agosto 2011