È recente la notizia che l’EASA ha aperto una pubblica consultazione tecnica, che scadrà il 24 Ottobre prossimo, per ricevere commenti e suggerimenti su una proposta di nuova regolamentazione riguardante gli standards di misurazione della quantità di carburante “usabile” presente nei serbatoi degli aeromobili commerciali, tendente ad eliminare la possibilità che venga a mancare - per esaurimento - il carburante necessario al funzionamento dei motori.
L’EASA si propone di modificare l’esistente standard di certificazione in quanto l’attuale regolamentazione (CS-25) richiede soltanto un indicatore di quantità del carburante per ciascun serbatoio.
Tale regolamentazione non contempla (come invece avviene sugli aeromobili certificati dalla FAA degli USA) un avviso di scarso livello del carburante, particolare sul quale però l’EASA si sente di obiettare che anche tale sistema non è completamente indipendente o immune da avarie afferenti il normale sistema di alimentazione del livello del carburante per i motori.
Con la nuova normativa l’EASA si propone di rendere obbligatorio che sugli aeroplani di nuova costruzione siano installati degli indicatori di livello del carburante per ogni serbatoio, oltre che il totale del carburante “usabile” presente a bordo, come pure un allarme in cabina di pilotaggio per segnalare lo scarso livello sempre del carburante “usabile” presente in ogni serbatoio.
E’ bene specificare il significato di “carburante usabile” in quanto nessun serbatoio può essere svuotato completamente in volo dalla pompe elettromeccaniche presenti in ciascun serbatoio e pertanto il riferimento dev’esser fatto alla quantità realmente “pescabile” e quindi “utilizzabile” dai motori.
Inoltre l’EASA si propone di ottenere che l’allarme entri in funzione quando la quantità totale di carburante “usabile” nei serbatoi raggiunga il livello richiesto per far funzionare i motori ancora per 30 minuti in condizioni di volo di crociera.
Ed ancora:- l’EASA richiederà ai Costruttori che negli scenari analitici per la certificazione del sistema di alimentazione del carburante ai motori siano valutate le conseguenze sia della la perdita totale delle informazioni di livello nei serbatoi che le errate indicazioni di “pieno” del carburante per provocare l’allarme.
E pretenderà pure che sia dimostrato che nessuna avaria di indicazione di quantità o che comporti la perdita totale delle informazioni basiche possa influire sul funzionamento del sistema di avviso oppure che impedisca la corretta attuazione del relativo allarme di scarsa quantità.
La modifica richiesta infine dovrebbe anche fornire indicazioni ai piloti della presenza di condizioni di pericolo quali quelle dell’anormale trasferimento di carburante tra i serbatoi, di alimentazione impedita da ostruzioni o di perdita del carburante; tutti eventi questi che potrebbero comportare il mancato flusso di carburante ai motori.
L’EASA ha raggiunto questa decisione in base al fatto statisticamente provato che su 30 disastri e 35 incidenti non mortali per cause collegate alla mancanza di carburante, avvenuti tra il 1970 ed il mese di Febbraio 2011, sarebbero potuti esser evitati con la nuova certificazione regolamentare.
Tra di essi l’EASA cita in particolare il gravissimo incidente avvenuto per il tentato ammaraggio nel Mar Tirreno al largo di Palermo nell’Agosto del2005 a causa dell’esaurimento del carburante a bordo dell’ATR 72 della Compagnia tunisina Tuninter che causò diverse vittime. Il grave incidente avvenne appunto a causa dell’esaurimento del carburante presente a bordo, dovuto ad un grossolano errore degli addetti alla manutenzione (installazione di un indicatore totale della quantità inadatto al modello di velivolo) accompagnato da una obiettiva negligenza dell’equipaggio, il quale non aveva provveduto a controllare effettivamente la quantità presente nei serbatoi per mezzo delle apposite aste misuratrici del livello presente nei serbatoi.
Ora … seppure in ritardo … la proposta di panacea che, se approvata, potrà trovare applicazione sugli aeroplani di nuova costruzione … solo tra qualche anno !
Comunque … meglio tardi che mai !
data inserimento: Lunedì 26 Settembre 2011