Verso la fine del mese di Settembre a Montreal, ICAO e Commissione Europea (EC), con l’obiettivo di migliorare la sicurezza globale dell’Aviazione Civile Internazionale, hanno firmato un accordo volto ad istituire un unico punto di raccolta per le Relazioni prodotte in merito a tutti i disastri ed incidenti aerei mondiali dell’aviazione commerciale, utilizzando un comune schema metodico di classificazione sistematica – tassonomia - di tutti gli eventi di questo tipo.
I termini dell’accordo contemplano la novità che le autorità investigative di tutti i 190 Stati membri dell’ICAO adottino il sistema sviluppato dal Centro Comune di Ricerca – JRC – della Commissione Europea denominato ECCAIRS – European Coordination Centre for Accident anc Incident Reporting System – il quale fin dal Luglio 2005 riceve le Relazioni delle investigazioni, secondo gli obblighi, per i Paesi europei, stabiliti dalla Direttiva Europea n. 2003/42/EC n merito alla raccolta sistemica delle Relazioni sugli eventi mortali e pericolosi dell’aviazione commerciale mondiale.
Una tassonomia comune è indispensabile per definire esattamente i problemi della sicurezza del volo, mettendo tutti in grado di poter avere una comune comprensione dei dati di sicurezza ricavati dalle investigazioni condotte.
Mi è gradito ricordare che fin dagli anni a cavallo del cambio di secolo, ho avuto personalmente modo di collaborare sull’argomento “tassonomia dei termini per il riporto degli eventi” con l’amico Ingegner Pietro Carlo Cacciabue, allora Ricercatore stimato del Centro Comune di Ricerca (JRC o, in italiano, CCR-CE) di Ispra della Commissione Europea ed ora a sua volta collaboratore volontario e consigliere del Comitato Direttivo dell’Italian Flight Safety Committee – IFSC – con sede sull’aeroporto di Fiumicino.
Il sistema europeo ECCAIRS adottato ora dall’ICAO quale base di raccolta dei dati migliorerà l’apporto di informazioni standardizzate, in quanto il sistema consente lo scambio dei dati di sicurezza e l’integrazione dei rapporti tra le differenti organizzazioni investigative e normative delle varie Nazioni partecipanti, nonché l’analisi dei dati di sicurezza provenienti da fonti di tutto il mondo aeronautico, senza (si spera !) intromissioni … “giustizialiste” (cioè non necessarie o indebite)!.
Per quanto riguarda il nostro Paese, sono curioso di vedere il modo in cui l’ANSV si atterrà effettivamente al rispetto delle disposizioni contenute nella Direttiva 2003/42/CE, in vigore in Italia dal 2005 e solo dopo esser stata “regolamentata” da ENAC. Il contenuto di tale Direttiva, pur non essendo della qualità di un Regolamento europeo, va comunque rispettato alla lettera e non con interpretazioni locali, fatto invece salvo il diritto dei cittadini di ricorrere alla C. E. in caso di omissioni o di differenze attuative non autorizzate né dalla C.E. e neppure dall’ICAO!
data inserimento: Martedì 11 Ottobre 2011