Dopo l’”appuntamento” o (a piacere) il “tavolo tecnico” avvenuto a Roma tra la “Fondazione 8 Ottobre 2001 – per non dimenticare” e l’ENAC, con la partecipazione di FSF e di altri, mercé un’intervista pubblicata sul numero 38 di Air Press, siamo in grado di conoscere il pensiero del Presidente Pettinaroli che, da quando siede nel Board di FSF è diventato un ascoltato esperto internazionale della sicurezza del volo.
Egli ha dichiarato che «Durante il tavolo tecnico sulla safety che si è svolto qualche giorno fa a Roma presso l’ENAC, è emersa la difficoltà dell’ENAC a far fronte ai tanti suoi compiti». Pertanto concludeva:- «Ecco, allora viene da chiedersi:- come si fa a fare sicurezza? Senza controlli la sicurezza è ancora più a rischio». «Occorre però – secondo il Presidente della Fondazione – agire in modo da prevenire gli incidenti per non dover contare le vittime dopo che si sono verificate».
A fronte dell’obiezione dell’intervistatore che constatava che «Un fronte – quello della prevenzione – in cui opera l’ANSV che, ricordiamo, ha il compito di svolgere le inchieste di sicurezza – unicamente con finalità di prevenzione - relative agli incidenti e agli inconvenienti occorsi ad aeromobili dell’aviazione civile, emanando, se necessario, le opportune raccomandazioni di sicurezza, allo scopo di
identificare le cause degli eventi, per evitare che si ripetano», l’esperto Presidente Pettinaroli ribatte:- «Sì, ma [l’ANSV] dovrebbe giocare un ruolo più incisivo, proprio sul fronte della prevenzione. Analizzare gli incidenti a posteriori non basta, bisogna cercare di fare in modo che gli incidenti non avvengano»!
Giusto e vero, Presidente Pettinaroli, ma le stesse cose sarebbe stato opportuno dirle di fronte al Presidente di ANSV, magari invitandolo a partecipare al “tavolo tecnico” !
Certo è che tra il Presidente Pettinaroli e l’intervistatore si fa fatica a capire chi dei due sia il più “esperto” di procedure per la prevenzione degli incidenti:- infatti la frase «… emanando, se necessario, le opportune raccomandazioni di sicurezza, “allo scopo di identificare le cause degli eventi” per evitare che si ripetano» è completamente errata, in quanto soltanto dopo che si sia potuto identificare “le cause” di un evento (oppure anche per altri motivi che consiglino di intervenire per correggere situazioni di fatto) si passa ad emanare le “raccomandazioni di sicurezza”, che sono sempre a carattere correttivo e di prevenzione al reiterarsi di certe situazioni ! Insomma, non si può giocare a fare gli esperti” buoni per tutte le stagioni !
Inoltre Presidente Pettinaroli, con la sua Fondazione, ritiene di aver fatto finora l’auspicata prevenzione, accanendosi a perseguire soltanto la condanna di chi, a suo giudizio, fin dal primo momento era “a priori” colpevole di negligenze operative non provate, additandolo agli inquirenti della Magistratura ed ignorando invece le responsabilità di ben individuabili esponenti del “sistema” ed accontentandosi di lauti, seppur dovuti da taluni, risarcimenti con contorno di “pezzi di pietra” dedicati alle Vittime di quel grave disastro sistemico annunciato ?
Il Presidente Pettinaroli conclude affermando che «Bisogna aumentare i controllo in tutta la catena del trasporto aereo: dalle compagnie aeree agli aeroporti», omettendo però volutamente le istituzioni aeronautiche e soprattutto le autorità di normazione e di garanzia con le loro precise responsabilità.
Avremmo condiviso le sue dichiarazioni qualora avesse terminato precisando di voler perseguire coloro che, ipoteticamente, alle relazioni degli Ispettori di volo e di aeroporto dell’ICAO (noti anche come “Tutors”) inviate per gli opportuni provvedimenti correttivi alle competenti autorità superiori, sempre ipoteticamente, queste potrebbero aver omesso di ottemperare ai provvedimenti indicati dai suddetti Tutors. Infatti, solo rispettando con la dovuta attenzione le indicazioni che vengono segnalate da tali Tutors (leggasi: Ispettori) ed intervenendo con tempestività per correggere le mende e la non osservanza delle norme che si fa prevenzione.
Il sistema in vigore presso la FAA degli USA o della CAA degli UK, con appropriate sanzioni correttive di chi sgarra dalle norme, dovrebbe far testo anche da noi.
E veniamo ad esaminare sommariamente le critiche del Presidente Pettinaroli all’ANSV, che in parte condivido, come ben sa chi vede spesso apparire le mie critiche all’ANSV soprattutto in tema di tempistica nel compimento delle investigazioni sugli incidenti del trasporto aereo, che, guarda caso, si chiudono “regolarmente” con tanto di prove delle cause e relative raccomandazioni correttive, "probabilmente talora", soltanto dopo che, si è pronunciata con proprie sentenze di condanna la Magistratura. Bella”terzietà”, non c’è che dire !
In quale direzione occorre muoversi per cercare di ridurre al minimo i rischi e portare ai massimi livelli possibili la sicurezza – si chiede Air Press.
La risposta, come sappiamo, è stata:- «Bisogna aumentare i controlli in tutta la catena del trasporto aereo: dalle compagnie aeree agli aeroporti». Una risposta che sa tanto di assist alle lamentele dell’ENAC sulla carenza di Ispettori e che, anche qualora giustificata nell’immediato futuro, non cambia d’una virgola la realtà che le indicazioni degli Ispettori dell’ICAO finora non hanno trovato adeguato follow-up da parte dei dirigenti di ENAC centrale, mentre sugli aeroporti, mancando una figura direttiva che rappresenti lo Stato come avveniva pre-riforma del Codice della Navigazione, ogni iniziativa locale è destinata a rimanere sterile per la strapotere assegnato ai Gestori.
Insomma, non basta dire «occorre verificare con regolarità che siano rispettati gli standard di sicurezza [manca la specificazione:- dell’ICAO – ndr]», anche perché l’ENAC stessa non rispetta né con rapidità né con completezza tutti gli standard sanciti dall’ICAO. La prova? Si leggano le risultanze dell’ultima Commissione ispettiva IUSOAP (ICAO Universal Safety Oversight Audit Programme) dell’ICAO del 2006.
Infine, vorrei dire al Presidente Pettinaroli:- Ma tutti i quattrini appena spesi e quelli che verranno spesi per le celebrazioni della triste ricorrenza, non sarebbero spesi più proficuamente per la sicurezza ed in memoria delle Vittime facendo opere di assistenza alla prevenzione degli incidenti e dei sinistri, come quelle ad esempio, di “donare”, Lui che può, l’opera di uno o più Ispettori di volo ed aeroportuali o di Investigatori ad ENAC e/o a ANSV (che non possono) ?
data inserimento: Venerdì 14 Ottobre 2011