Dopo i dati AeCI sul volo da diporto o sportivo (VDS), ecco quelli della FIVU, sono differenti! (seconda parte). Il quadro non è rassicurante, il valore della descrizione è emblematico e rappresentato dalla seguente sintesi:
"Il numero degli incidenti mortali occorsi nel 2011 a piloti italiani è stato superiore rispetto a quello registrato nel triennio precedente".
Nel dettaglio ecco lo stralcio di interesse:
"Al fine di avere un quadro il più completo possibile, l'ANSV si è avvalsa anche della collaborazione della FIVU (Federazione Italiana Volo Ultraleggero) per quanto concerne gli apparecchi provvisti di motore e dalla FIVL (Federazione Italiana Volo Libero) per quanto concerne invece quelli sprovvisti di motore.
In ogni caso, anche i dati raccolti da queste due Federazioni non sono completi. Va inoltre precisato che la classificazione seguita dalle due Federazioni citate non corrisponde a quella adottata dall' ANSV nel rispetto delle disposizioni di legge.
Dai dati in possesso della FIVU (VDS con motore) emerge che nel 2011 si sono verificati 40 incidenti (di cui 17 mortali), in aumento rispetto al 2010. In tale contesto - secondo la FIVU -il 67% degli incidenti e` sostanzialmente riconducibile al fattore umano , il 23% al fattore macchina. Da segnalare, in particolare, che ben 11 incidenti sono derivati da impatto contro ostacoli e 11 da problematiche tecniche. In tre casi e` stato fatto ricorso al paracadute balistico, ma con esito negativo.
La FIVL(VDS senza motore), nel 2011, ha registrato:
-73 incidenti occorsi a piloti italiani (66 con parapendio, 7 condeltaplani), con 5 decessi (di cui 2 con deltaplani e 3 con parapendio);
-45 incidenti occorsi a piloti stranieri operanti in Italia (34 con parapendio, 11 con deltaplani), con un decesso (deltaplano).
In particolare, relativamente agli eventi occorsi a piloti italiani, 70 incidenti (5 mortali, 31 con gravi conseguenze, 14 con lievi conseguenze, 16 con nessuna conseguenza, 4 con conseguenze non note) hanno riguardato mezzi monoposto e 3 mezzi biposto.
Il numero degli incidenti mortali occorsi nel 2011 a piloti italiani è stato superiore rispetto a quello registrato nel triennio precedente.
La FIVL opportunamente precisa che ha piena conoscenza del numero di incidenti mortali, mentre stima che per gli incidenti con conseguenze gravi le segnalazioni rappresentino il 50% dei casi effettivamente verificatisi, per gli incidenti con conseguenze lievi il 20% e per quelli senza conseguenze il 10%.
Per quanto concerne le cause degli incidenti occorsi ai piloti italiani (ad un singolo evento possono essere associate più cause), le più ricorrenti sono consistite, in ordine di frequenza, in errori di pilotaggio, errata valutazione della posizione, rapporto uomo/ambi ente sbilanciato, atteggiamento propenso al rischio, rapporto macchina/ambiente sbilanciato".
data inserimento: Lunedì 23 Aprile 2012