Mentre la NASA, in un discorso del suo attuale Direttore tenuto alla Sydney University, ha annunciato che «entro il 2030 l’uomo atterrerà su Marte», missione in vista della quale attualmente vengono inviati sul “pianeta rosso” gli spacecraft che vi trasportano gli “esploratori robotizzati” monitorati dalla Terra, la Commissione del Congresso USA per le Forze armate statunitensi ha avanzato un emendamento contro la richiesta avanzata dall’Amministrazione del Presidente Obama di ritirare dal servizio gli aerei - drone (o UAS/UAV, in italiano APR) del tipo RQ-4 “Global Hawk” della serie denominata “Block 30”. Tale proposta è stata immediatamente e fieramente avversata dalla ditta Northrop, costruttrice di tali droni, che ha provveduto a mobilitare la propria lobby parlamentare (ed oltre).
Ora in Italia siamo invece alla vigilia di una conferenza programmata da dBlue per presentare il programma ARCA. Adaptive Routing and Conflict management for UAV” di Eurostar che sarà presentato all’ENEA della Casaccia di Roma il 2 Maggio e che intende preparare gli spazi aerei europei allo scopo di accomodare gli APR militari e civili.
La sorte degli RQ-4 “Block 30” era stata messa in discussione dall’Amministrazione Obama che aveva avanzato fin dal Febbraio scorso una sua richiesta al Congresso con la quale chiedeva di venir autorizzata a ritirare dal servizio questa serie di Global Hawks, in quanto la US Air Force s’era resa conto che i costi di mantenimento di questi RQ-4, nati a suo tempo proprio per rimpiazzare la flotta degli ormai vetusti ma validissimi Lockheed Martin “U 2”, erano non solo insostenibili, ma perfino che la qualità della ricognizione a lungo raggio e ad alta quota offerta dai Global hawks serie 30 era decisamente inferiore a quella dei predecessori pilotati, in quanto gli “U 2” sono equipaggiati con sensori di migliore qualità e di maggior portata di quelli forniti sui Global Hawks.
Così, dopo l’annuncio della presentazione di questo emendamento, la ditta Northrop non ha mancato di far conoscere che la presa di posizione della lobby che ha agito a suo favore, le consente ora di comunicare che «Northrop Grumman è compiaciuta che le Commissione per le Forze armate abbia proposto una soluzione che permetterà ai “Global Hawk Block 30” di continuare a provvedere alla sorveglianza ed alla ricognizione tattica che sono essenziali per i Comandanti delle Forze di terra».
E contemporaneamente ha tenuto a precisare che «la produzione di altri modelli di Global Hawk, compresi quelli del “Block 40” [che saranno dotati di differenti sensori – ndr] e dei MQ- 4C per la sorveglianza marittima a largo raggio destinati alla US Navy, rimane inalterata».
Precisazione pressoché inutile, in quanto entrambi queste produzioni non erano incluse nella richiesta del Governo Obama, che riguarda esclusivamente il modello “Block 30”.
Da notare invece che questa versione è stata acquistata “abbondantemente” dalle Forze armate di diversi Paesi europei, facenti parte della NATO e che hanno base anche in Sicilia.
data inserimento: Mercoledì 02 Maggio 2012