Perché parlarne? Perché in ENAC un documento descrive le linee guida per tali progettualità (pannelli solari e fotovoltaici) con il documento LG–2022/002-APT – VALUTAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI NEI DINTORNI AEROPORTUALI Ed. n. 1 del 26 aprile 2022.
“Lo scopo della presente linea guida – si legge - è quello di analizzare ed individuare il processo valutativo legato all’abbagliamento quale potenziale disturbo alle operazioni aeronautiche e fornire una metodologia per la valutazione ed approvazione dei campi fotovoltaici su sedime aeroportuale e nei dintorni degli aeroporti nazionali”.
Le 51 pagine dell’LG-2022/002-APT riportano anche come “L’esperienza condotta in ambito internazionale, in particolare da parte dalla FAA nel periodo dal 2012 al 2021, ha permesso di stabilire che i fenomeni da abbagliamento causati da impianti fotovoltaici negli aeroporti federali degli Stati Uniti possono essere ritenuti trascurabili per quanto riguarda gli effetti sui piloti (di fatto già istruiti rispetto a condizioni ambientali estreme), mentre assumono rilevanza nei confronti degli operatori della torre di controllo.”
Ma, probabilmente, l’autorizzazione per tali impianti fotovoltaici abbisognano di un preliminare studio/analisi del contesto operativo di tale localizzazione. Entro il sedime o all’esterno, sottostante e/o laterale alle rotte di volo.
Per quanto concerne l’impianto dell’aeroporto di Trieste, appena inaugurato, è stata presentata e/o approvata da ENAC una specifica valutazione safety-risk assessment?
In attesa di qualche riscontro nel Belpaese è indispensabile ricordare come nel 2023 il Presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma, aveva presenziato all'aeroporto di Torino per l’inaugurazione del più grande impianto fotovoltaico su tetto in un aeroporto italiano, costituito da 3.651 moduli per coprire una superficie complessiva pari a 6.454 metri quadri.
In questi giorni anche all’aeroporto di Trieste – nel quadro della sostenibilità ambientale del Trieste Airport- è stato presentato il nuovo impianto fotovoltaico dello scalo aeroportuale di Ronchi dei Legionari. La capacità produttiva è di 3.143 kW di potenza installata, integrata con batterie di 600kW per l’accumulo e il riuso dell’energia rinnovabile prodotta.
Ma quale dei due “impianti” ha maggiori capacità ed estensione di superficie riflettente?
La progettazione di simili impianti fotovoltaici l'analisi e le valutazioni “aeronautiche” dettagliate e specifiche, non dovrebbe risultare una misura precauzionale.
Normative ICAO e REGOLAMENTI, quale ad esempio il “REGOLAMENTO (UE) N. 139/2014 DELLA COMMISSIONE” del 12 febbraio 2014 stabiliscono requisiti tecnici e le procedure amministrative relativi agli aeroporti ai sensi del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio: Articolo 8 Protezione delle aree limitrofe all’aeroporto, e precisamente:
1. Gli Stati membri assicurano che si svolgano delle consultazioni per quanto riguarda l’impatto in termini di sicurezza delle costruzioni che si propone di edificare entro i limiti delle superfici di protezione e limitazione degli ostacoli nonché di altre superfici associate all’aeroporto.”
REGOLAMENTO (UE) N. 139/2014 DELLA COMMISSIONE” del 12 febbraio 2014 specifica:
Articolo 8
Protezione delle aree limitrofe all’aeroporto
1. Gli Stati membri assicurano che si svolgano delle consultazioni per quanto riguarda l’impatto in termini di sicurezza delle costruzioni che si propone di edificare entro i limiti delle superfici di protezione e limitazione degli ostacoli nonché di altre superfici associate all’aeroporto.
2. Gli Stati membri assicurano che si svolgano delle consultazioni per quanto riguarda l’impatto in termini di sicurezza delle costruzioni che si propone di edificare oltre i limiti delle superfici di protezione e limitazione degli ostacoli, nonché di altre superfici associate all’aeroporto e che superano l’altezza stabilita dagli Stati membri.
3. Gli Stati membri assicurano il coordinamento della protezione degli aeroporti situati in prossimità dei confini nazionali con altri Stati membri.
Articolo 9
Monitoraggio delle aree limitrofe all’aeroporto
Gli Stati membri assicurano che si svolgano delle consultazioni con riguardo alle attività umane e all’uso del suolo, quali:
a) ogni sviluppo o modifica dell’uso del suolo nell’area dell’aeroporto;
b) ogni sviluppo che possa creare turbolenze indotte da ostacoli che potrebbero essere pericolose per le operazioni degli aeromobili;
c) l’utilizzo di luci pericolose, ambigue o fuorvianti;
d) l’uso di superfici fortemente riflettenti che possono provocare abbagliamento;
e) la creazione di aree che potrebbero attirare fauna selvatica nociva per le operazioni degli aeromobili;
f) le fonti di radiazioni non visibili o la presenza di oggetti in movimento o fermi che possono interferire o avere effetti negativi sulle comunicazioni aeronautiche e sui sistemi di navigazione e sorveglianza.
data inserimento: Giovedì 20 Giugno 2024