Ma per volare oltre Oceano servirà uno scalo tecnico! Con un peso massimo al decollo di 372 (380) tonnellate e di 243 (246) tonnellate in atterraggio l'esemplare Airbus 340-500 del Governo-Presidenziale del Belpaese su quali piste italiane potrà operare?
Le piste di Ciampino e di Pratica di Mare (l'aeromobile quadrimotore di lunghissimo raggio)
pilotato dagli equipaggi dell’Aeronautica Militare appartenenti al 31° Stormo potranno ospitare un velivolo con una apertura alare di 60.3 metri, 63.6 metri di lunghezza e con una autonomia 16.100 (16.700) km.
Le pista di Ciampino, a fronte dei lavori di rifacimento a altro della pista non ancora conclusi e quella di Pratica di Mare, dove, probabilmente, sarà ospitato-parcheggiato-manutenuto, sono due infrastrutture adeguate? Le caratteristiche delle piste, gli spazi di safety di finepista (RESA, CWY, Stopway, Strip area, Piano di Rischio, Rischio terzi, ecc.) potranno, senza deroghe, essere consentiti/autorizzati decolli ed atterraggi a pieno carico?
E' un interrogativo che le polemiche sorte nel dopo acquisizione dell'esemplare Airbus 340-500 preso in leasing con un contratto di otto anni dal gruppo Alitalia-Etihad non hanno adeguatamente sottolineato e/o enfatizzato. La lunghezza pista di 2.542 metri di Pratica di Mare, 2.200 metri di Ciampino e quelli attuali di circa 1750 metri di Firenze Peretola, rappresentano caratteristiche non compatibili con operazioni al massimo carico operativo e anche a pesi adeguati a decolli per voli long range.
I commenti dei media e l'interrogazione parlamentare M5S - vedi sotto - hanno piuttosto privilegiato il costo, complessivo e/o giornaliero dell'operazione (168 milioni e 205mila euro e/o 76 mila/euro/giorno) e l'opportunità e/o capriccio di tale acquisto.
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14813 presentato da TONINELLI Danilo
testo di Mercoledì 16 novembre 2016, seduta n. 707
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
"Per sapere – premesso che: fonti di stampa («Renzi cade sul volo di Stato» su Il Giornale del 14 novembre 2016) riferiscono che il presidente del Consiglio, il 22 ottobre 2016 avrebbe fatto un tour per la Sicilia per promuovere il «Sì» per il referendum costituzionale del 4 dicembre. Per farsi trasportare da Messina a Reggio Calabria, al termine degli impegni elettorali, ha fatto partire un elicottero condotto da piloti dell'Aeronautica militare dalla base di Pratica di mare. Il mezzo, con a bordo solo il personale di servizio, ha volato 2 ore e mezzo per raggiungere Messina, dove ha prelevato il premier e, in mezz'ora di volo, lo ha trasportato a Reggio Calabria. Da lì l'elicottero, nuovamente vuoto, è ripartito per Pratica di mare, impiegando oltre due ore e trenta minuti. Tutto questo sarebbe costato 32.500 euro di fondi pubblici, di cui solo 17.000 di carburante. Considerato che la normativa di riferimento (articolo 3 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge n. 111 del 2011; direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 settembre 2011) specifica che il trasporto aereo di Stato è disposto unicamente «per attendere [.. .] allo svolgimento dei compiti istituzionali» e non certo per finalità di propaganda elettorale, ci si chiede quale sia la giustificazione per il ricorso a tali mezzi per finalità di mera propaganda elettorale e soprattutto se questo non configuri una violazione delle condizioni della campagna elettorale, vieppiù grave in relazione all'oggetto della consultazione; sarebbe altresì opportuno avere contezza di tutti gli altri voli di Stato utilizzati da qualsivoglia rappresentante del Governo con finalità elettorali nel corso della campagna referendaria per il referendum del 4 dicembre 2016 –: quanti e quali siano i voli di Stato effettuati a fini di propaganda politica dai Ministri e da qualsivoglia rappresentante del Governo nel corso della campagna referendaria e se il Governo ritenga opportuno adottare iniziative per limitare ed escludere il ricorso al trasporto aereo di Stato per scopi di propaganda politica e, in ogni caso, assumere adeguate iniziative per procedere ad una regolamentazione più stringente in modo da evitare abusi e distorsioni nel corso delle campagne elettorali e referendarie".
data inserimento: Martedì 22 Novembre 2016