E’ stato presentato il 29 Giugno 2009 il “TaxiBot” e la fase dimostrativa di affidabilità è iniziata il 21 Febbraio 2010 a cui è seguito l’accordo commerciale tra Airbus Industries e la Ditta costruttrice IAI – Israel Aircraft Industries ed il 7 Novembre 2011, all’aeroporto di Francoforte ha trovato la sua consacrazione ufficiale con l’annuncio che dal mese di Giugno 2013 su quell’aeroporto civile codesto sarà l’unico mezzo di movimentazione al suolo per tutti gli aeromobili commerciali in arrivo ed in partenza. Tutti gli aeromobili verranno spostati da tale mezzo con tutti i loro motori spenti, a patto che abbiano in funzione il proprio APU - Auxiliary Power Unit – onde aver disponibilità della pressione idraulica e dell’energia elettrica di bordo per comandare la guida del complesso Aeromobile-TaxiBot asservito al carrello anteriore.
Il TaxiBot, è un sistema semi-robotico, controllato dal posto di manovra del “Pilota-in-comando” del velivolo, che comanderà la marcia e la direzione di rullaggio del nuovo complesso costituito dal velivolo che verrà mosso da questo sistema. Il sistema infatti autonomamente si piazzerà davanti all’aeromobile e dopo aver serrato in un’apposita “tenaglia” di aggancio le ruote del carrello anteriore dell’aeroplano ed averle sollevate dal suolo di qualche centimetro, metterà a disposizione le sue sei ruote quale mezzo di traino (senza barra di aggancio) per muovere e dirigere l’aeroplano da o verso il parcheggio fino al punto d’attesa fuori della testata della pista in uso.
Da quel momento in poi, oppure dalla piazzola di parcheggio, quando tutte le porte dell’aeromobile saranno chiuse ed ottenuta l’autorizzazione al rullaggio, il TaxiBot sarà sotto il completo controllo del Comandante del velivolo, il quale, avvalendosi del comando di guida del carrello anteriore dell’aeroplano stesso ed eventualmente della pedaliera su cui sono azionabili i pedali dei freni, potrà guidare e rallentare o frenare il TaxiBot e con esso l’aeroplano ad esso asservito.
Ciò che non appare chiaro perché non spiegato nel comunicato emesso a Francoforte è come venga comandata la velocità del rullaggio a rimorchio del TaxiBot, in quanto nella comunicazione viene affermato che « La realizzazione del sistema TaxiBot consente al Pilota il completo controllo dell’operazione durante tutta la manovra di rullaggio, “usando gli stessi comandi dell’aeroplano” che il Pilota è abituato ad usare quando effettua il rullaggio utilizzando i motori dell’aeroplano».
Siccome normalmente il Pilota usa le manette di potenza dei motori per far muovere e mantenere una certa velocità in rullaggio all’aeroplano, ciò fa nascere il dubbio che a motori spenti le manette possano comandare il motore o i motori del TaxiBot. O ci sarà un ennesimo computer per programmare la velocità?
La Ditta costruttrice, l’israeliana IAI, afferma che l’adozione del “sistema TaxiBot” per il rullaggio non richiede alcuna modifica all’aeromobile e soltanto cambiamenti minimi alle infrastrutture aeroportuali, che comunque non riguarderanno le piste e le vie di rullaggio esistenti (ma probabilmente quelle di certi modelli di pontili delle aerostazioni, a parere dello scrivente).
La stessa fonte aggiunge che il loro programma commerciale è quello di penetrare inizialmente i mercati aeroportuali europei e statunitensi con il nuovo sistema, così come l’inizio di mercato su Francoforte sta a dimostrare.
Dunque, ora, dopo che Airbus Industries e IAI hanno iniziato la loro campagna di commercializzazione del nuovo prodotto aeronautico … terrestre, brevettato universalmente da IAI, il nuovo passo è quello costituito dal fatto che Francoforte Lufthansa ed Airbus hanno definito la configurazione operativa del sistema TaxiBot, che entrerà in funzione sul grande hub tedesco dal Giugno 2013.
Il nuovo sistema è stato ideato e realizzato allo scopo di eliminare la necessità di utilizzare i propulsori degli aeromobili commerciali anche dopo la fase di spostamento sotto traino dell’aeroplano dal parcheggio di soste, solitamente utilizzato da tutti gli aeromobili con il muso puntato verso le aerostazioni per poter usufruire dei pontili di sbarco per i passeggeri.
La novità del sistema consiste nella capacità completamente automatizzata di ciascun “trattore TaxiBot” di rimorchiare l’aeromobile, pronto alla partenza, dal parcheggio fino al punto di attesa prima dell’entrata in pista.
Il tutto utilizzando la potenza fornita dal motore (diesel?) del TaxiBot, in tal modo eliminando i consumi di carburante e riducendo l’inquinamento atmosferico ed acustico della fase di rullaggio degli aeromobili. Altrettanto è previsto che avvenga alla fine della corsa d’atterraggio sulla pista di ciascun aeromobile, dove sul primo raccordo aeroportuale utile ci sarà un TaxiBot in attesa di “agganciare” autonomamente il carrello anteriore dell’aeroplano in arrivo. Il compimento di tale operazione probabilmente allungherà un poco i tempi di rullaggio all’arrivo ed anche l’occupazione delle vie di rullaggio per consentire le manovre di aggancio e sgancio dell’aeromobile al/dal Taxibot.
Secondo queste prime notizie, le prove effettuate con il TaxiBot in ambiente operativo effettivamente riducono i consumi di carburante prima utilizzato per la fase di rullaggio, esclusa quella utilizzata dall’APU, così riducendo fortemente l’inquinamento atmosferico della zona dei parcheggi aeroportuali, come pure il pericolo di ingestione di corpi estranei da parte dei motori durante il rullaggio.
data inserimento: Martedì 15 Novembre 2011